Verso Mellonath

Il Gufo torna dalla caccia e si posa sul letto di True. Il suo becco scuote l'amico sul viso e True si sveglia lentamente. E' ora di partire.

Grazie Gufo...non penso che sarei riuscito a svegliarmi da solo...

True raccoglie lentamente le sue cose e si avvia verso le stanze degli amici. Con grande sorpresa trova già tutti svegli nella sala grande dove era pronta una ricca colazione.

Vi ho lasciati qua ieri sera e qui vi ritrovo...ma siete andati a riposare qualche ora?

...non ebbe molte risposte e visto l'impegno che tutti stavano rivolgendo alla tavola imbandita True non sollecitò una risposta e si mise anche lui a banchettare accanto a orik e Guntram...

Guntram smise di mangiare e osservò attentamente il principe, dopo qualche secondo di silenzio esordì:"Allora True, raccontaci quali eccitanti avventure ci aspettano... magari un feroce drago mangiauomini... oppure una strega ammaliatrice... no, aspetta ancora meglio... una tribù di folletti indemoniati guidati dallo spirito di uno sciamano maledetto..."
Il kender sembrava pensieroso "... bhe i folletti proprio mi mancano come esperienza... ma anche la strega ammaliatrice sarebbe una avventura da raccontare la sera nelle locande... Mixer tu cosa preferiresti incontrare... i folletti indemoniati... o la strega ammaliatrice?"
Guntram rivolse lo sguardo verso lo gnomo intento a disegnare sul suo voluminoso librone.

Lo gnomo senza spostare lo sguardo, fisso sul tomo dinnanzi a lui rispose

"Preferirei incontrare una strega in cerca di ingredienti per le proprie pozioni, tipo una succulenta lingua. O perchè no un mostro ghiotto di kender"

Finita la ricca colazione la compagnia si mosse velocemente. Ognuno fece una buona scorta di cibo generosamente offerto da Pol e suo moglie tramite gli inservienti della fattoria opportunamente indottrinati la sera precedente. Pane non lievitato, carne secca e formaggio erano il cibo ideale per un lungo viaggio, una buona scorta d'acqua e in silenzio si portarono ad uno ad uno verso l'uscita per riprendere la strada della loro cerca.

Con grande sorpresa trovarono dei cavalli ad aspettarli con lo stalliere ed i suoi ragazzi.

Cavalli?Ma...non possiamo accettare...sussurrò True stupito.

Il signor Pol ci ha ordinato di preparare le cavalcature. Il viaggio sarà lungo e ne avrete bisogno - disse lo stalliere.

Ma non...

..il signor Pol ha anche aggiunto che se avreste fatto degli inutili convenevoli avrei dovuto svegliarlo e ci avrebbe pensato lui a convincervi, con le cattive maniere naturalmente...

Grazie Pol...sussurrò di nuovo True

True salutò con un abbraccio Selendir e Fingolfin e montò a cavallo. Così fecero tutti gli altri...orik, Guntram, l'Arcidruido, Mixer ed Elil.

La compagnia si avviò verso Mellonath con Mixer avanti a tutti.

Pol era sveglio e dalla finestra guardò con grande malinconia l'amico andar via.

Percorsero il sentiero accampandosi solo lo stretto indispensabile e al tramonto del quinto giorno giunsero su una strada lastricata di pietre. Escrementi equini punteggiavano la via e una locanda si affacciava al di fuori degli alberi.

"Sono stanco di passare la notte all'addiaccio. Stanotte dormiremo lì, chiederemo indicazioni all'oste e domattina partiremo"

Lo gnomo smontò agilmente dal cavallo troppo alto per lui e lo condusse alla stalla. Un ragazzo sonnecchiava sul pagliericcio, gli assestò un calcio.
Si svegliò sgranando gli occhi cisposi e fece per lamentarsi.
Lo gnomo lo interruppe prima ancora che potesse cominciare e con uno sguardo che non ammetteva repliche disse:

"Tieni! E che sia pronto per domattina."

Si avviò con passo sicuro e si soffermò dinnanzi alla spessa porta di quercia della locanda, un anello di ferro arrotondato alla meno peggio fungeva da maniglia. Alzò gli occhi sullo stipite dove era inchiodata l'insegna

'Il Tarlo...'

Effettivamente grossi buchi costellavano il legno e forse quel nome non era un caso

'Mi chiedo perchè per posti frequentati per la maggiore da baldracche e tagliagole scelgano sempre nomi tanto ridicoli'

Il kender gli sfrecciò in parte, probabilmente rinvigorito dall'idea di un boccale di idromele e di un bel cosciotto. Si voltò e vide che anche gli altri stavano arrivando.
Alle loro spalle la nebbia stava calando

'E' un bene che siamo arrivati qui prima che calasse la bruma'

Gli avventori si introdussero nella locanda

Quando il gruppo varcò la soglia della locanda vi trovò un ambiente fumoso,un forte tanfo di sudore appestava il locale; un grasso oste calvo e baffuto da dietro un bancone scrostato dalla vernice era intento a pulire con un lurido straccio un boccale di peltro!

Ai tavoli, brutti ceffi osservavano i nuovi avventori mentre cameriere dall'aspetto volgare giravano per la sala con vassoi colmi di boccali spumanti!

Su un palchetto rialzato un menestrello intonava una sonata ma l'eseguzione lasciava molto a desiderare infatti l'uomo barcollava vistosamente sullo sgabello su cui era abbarbicato, probabilmente era la persona più ubriaca all'interno dell'infimo locale!

Guntram esordì:" Che posticino accogliente che hai scelto Mixer... non vedo l'ora di assaggiare le delizie locali... pensi che sia possibile ordinare una bella porzione di patate speziate?"

Buoni ragazzi, non ci facciamo notare...ceniamo tranquilli e prediamo le camere per la notte...vado dall'oste a chiedere, intanto trovate un posto per sedervi...

True si allontanò mentre gli altri trovarono un bel tavolo vicino al camino.

Orik si sedette a capotavola con accanto il suo grifone. Il buon gufo si appollaiò sulla sedia destinata a True. Guntram e Mixer si trovarono nuovamente vicini benchè cercarsero sempre di evitarsi. Dereois ed Elil si sedettero invece dall'altro capo del tavolo.

Finita la conversazione con l'oste, True si mise seduto al posto occupato dal gufo.

Ragazzi, ci sono solo 4 camere disponibili...l'arcidruido può occupare una camera, l'altra per Elil naturalmente...io e orik ci sistemiamo nella terza visto anche l'affiatamente tra il gufo e il grifone...e Mixer e Guntram nella quarta camera...per voi va bene?

"E sia! Il kender dormirà in un modo talmente silenzioso che sembrerà morto"

Lo gnomo alzò leggermente gli occhi, lanciando una minacciosa occhiata a Guntram

"Giusto?"

Guntram guardò True poco convinto della decisione presa dal compagno.

"...ma io volevo raccontarti di quella volta in cui fui scambiato per un potente incantatore da un gruppo di nani di fosso...Mixer è poco loquace...sempre lì a scarabocchiare sul suo tomo..."

Si avvicinò di più al principe e bisbigliò:"Ho capito... vuoi farlo sciogliere un'pò lasciandolo da solo con me che sono l'amicone del gruppo...allora va bene!"

Il kender cercò di attirare l'attenzione di una delle cameriere saltando sopra la sua sedia ed agitando in aria le braccia "Per adesso pensiamo ad ordinare la cena... Mixer... sarà un'ottima occasione per imparare a conoscerci meglio... ti ho mai raccontato...!"

Lo gnomo volse le spalle al kender e si allontanò, infastidito.

"Mixer... aspetta Mixer...!"Il kender cercò di seguire il compagno ma True lo fermò afferrandolo per la coda.

Avvolta in uno scuro mantello, i capelli raccolti e lo sguardo basso per non dare troppo nell'occhio, consumava silenziosa la sua porzione di patate speziate, che aveva ordinato insieme ad un semplicissimo bollito di carne. Come locanda non era decisamente il massimo, ma almeno le patate erano particolarmente buone e valevano la sofferenza di sopportare i loschi ceffi che riempivano i tavoli e schiamazzavano senza sosta, quell'oste che sembrava non toccare acqua da tempi immemori e le incrostazioni untuose dei tavoli, divenute, ormai, vere e proprie opere d'arte.

E chissà le stanze...meglio non pensare a come potranno essere le lenzuola...cercherò di andare a dormire il più tardi possibile...
Sempre che questo menestrello molesto e barcollante cada definitivamente dal suo maledetto palco e interrompa il supplizio a cui ci sta costringendo...


Con la coda dell'occhio, tenendo la testa bassa e fingendo di essere impegnata a sezionare la porzione di bollito che aveva davanti, osservava con curiosità la strana compagnia che aveva, da poco, fatto il suo ingresso nella locanda e che sembrava fare di tutto per farsi notare dai non certo rassicuranti personaggi seduti ai tavoli.

Il suo Spirito Custode si era rasserenato, almeno apparentemente e per quel breve lasso di tempo. Nei giorni precedenti alla partenza della Compagnia, non le aveva dato un attimo di tregua: una continua inquietudine, un'ansia soffocante che le toglieva quasi il respiro, notti insonni e popolate di incubi indecifrabili, parole nuove e incomprensibili avevano affollato la sua mente confusa. Non riusciva a comunicare più come prima con il suo Spirito: Nettuno, in certi momenti, sembrava parlare un linguaggio quasi incomprensibile e Isil faceva fatica a interpretare le sensazioni che egli le inviava.

Qualcosa interferisce tra me e il mio Spirito; ma da quando sono giunta qui e li ho finalmente incontrati, tutto sembra essere in parte rientrato. Stanotte cercherò di interrogarlo per capire se c'è qualcosa che lo preoccupa...

Continuano a girarsi verso di loro... temo che qualcuno, in preda a qualche birra di troppo, decida di dare spettacolo con una bella rissa...e sarebbero guai con quello gnomo assassino nei paraggi....

Non sarà di certo facile mettermi in contatto con la Compagnia, considerando che lo gnomo potrebbe manifestare un oscuro interesse per i miei poteri e per la mia conoscenza delle piante e dei vegetali...per fortuna non sa che il mio elemento è l'acqua, altrimenti potrebbe divenire molto curioso riguardo gli esseri e le piante che vivono nelle profondità degli abissi...

[Modificato da TheSlayer78 23/06/2008 12:46]

"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

Mentre si allontanava ignorando il kender lo gnomo si fermò a riflettere

Un conto è proteggersi il viso per contrastare le intemperie passando così inosservati, ma tenere il volto celato in una stamberga di tal fatta, non farà che attirare l'attenzione e segnalare la mia presenza

Nonostante la cosa non gli piacesse affatto, lo gnomo levò il cappuccio calato sulla fronte, dopodichè sciolse il nodo stretto dietro il proprio collo, liberando il proprio viso...per la prima volta i suoi compagni di viaggio poterono vederlo.
Lo sguardo criptico era l'unica cosa a non avere un'aria scontrosa in lui.
Un paio di enormi baffi, congiunti alla capigliatura scompigliata da folte basette, gli incorniciavano l'immutabile parte superiore del viso. Grandi orecchie, un naso a patata pronunciato e labbra carnose, tipiche degli gnomi, per uno gnomo decisamente fuori dal comune.

Tanto, ormai, li hanno notati tutti...non è saggio esporsi in questo modo in un posto così poco raccomandabile...è bene che la missione e tutto ciò che essa comporta restino...un affare privato...potrei distogliere l'attenzione con una bella vampata di fuoco proprio lì, dove stanno cuocendo i cosciotti di pollo...nessuno si farà male ma, almeno per qualche momento, ci sarà altro a cui pensare...

L'oste, che, proprio in quel momento aveva deciso che doveva rigirare i cosciotti, cacciò un urlo improvviso e cadde all'indietro leggermente abbrustolito. Il fuoco era avvampato violentemente, aveva bruciato all'istante la carne (e i baffi dell'oste) e aveva riempito l'aria di un intenso e acre odore di fumo. Alcuni avventori sollevarono le facce dalle zuppe in cui erano immersi e corsero immediatamente a spalancare le finestre; le cameriere, in quell'attimo di panico, cercarono, tutte insieme, di sollevare l'oste, il cui peso non era indifferente e, a fatica, lo portarono nel retro per dargli soccorso.

...ooops...forse ho un pò esagerato...se continuo così, la prossima volta farò crollare l'intera locanda...scopo raggiunto, comunque!

Guntram tossiva violentemente per colpa del acre fumo che ormai avvolgeva l'intera locanda"Couff couff...Odio l'odore del pelo bruciato...couff couff... adesso sì che l'ambiente è davvero confortevole... couff True... per caso hai visto cosa è successo... couff... ti dico subito che questa volta io non c'entro... couff!"

Il fumo era denso e fece lacrimare gli occhi di True che comunque notarono una strana figura attraversare la stanza per dirigersi verso il loro tavolo.

Le finestre si aprirono per opera degli altri ospiti , e mentre il fumo usciva velocemente entrarono con altrettanta rapidità delle creature con un mantello nero e una mazza ferrata tra le mani.

Erano passati solo pochi istanti e la stanza ne fu subito piena.Il primo si diresse verso Elil...ORIK!!! - urlò True mentre sfoderava la spada di traverso sulla schiena...

Il nano aveva già scagliato la sua ascia tra gli occhi della creatura.

Gli altri si gettarono subito addosso alla compagnia...

Accortasi di quello che stava succedendo e superato il primo momento di panico e di sorpresa, scagliando con ferocia a terra la sedia su cui, fino a qualche attimo prima, era scomodamente seduta, Isil si accorse che, se, da una parte, il suo piano aveva contribuito a distogliere l’attenzione dalla compagnia, dall’altra aveva fornito la spiacevole occasione ad un gruppo di pericolose creature armate e, evidentemente, da un bel po’ in attesa del momento opportuno, di approfittare della confusione e della distrazione per entrare nella locanda e dirigersi verso il gruppo.
Non pensò. Agì solo il più velocemente possibile in preda ad una collera a cui cercava, raramente, di dare conto e a cui, raramente, permetteva di guidare i suoi poteri. Invocò, nelle sue mani, il potere di fulmini infuocati che iniziò a scaglire con mira e precisione chirurgica contro ognuna di quelle terribili creature (l'influsso del Celeste Marte acuiva i suoi sensi, soprattutto la vista), avendo cura di non colpire True e gli altri (anche se lo gnomo rischiava di beccarsi in pieno una fulminata, data la foga e la velocità con cui si scagliava contro i nemici), impegnati a salvarsi la pelle.

Maledette creature… ma da dove arrivano e, soprattutto, da quanto tempo stanno dietro a True e agli altri…?

Con inesorabile freddezza e violenza inaudita continuò a scagliare i suoi fulmini infuocati, riducendo le creature colpite a dei piccoli, polverosi e puzzolenti mucchietti di cenere, quasi ridicoli a vedersi con le loro cotte metalliche e i loro elmi scuri che si afflosciavano, sformati per il calore, a terra, simili ad una melma fangosa. Lo gnomo, in grosse difficoltà con tre creature che gli erano addosso, poté liberarsi e recuperare immediatamente la sua ascia assassina, gettandosi nella mischia a dare man forte al principe True; Isil poté avvolgere Elil, rimasta indifesa poiché Orik era stato bloccato da un nemico, in una impenetrabile nebbia protettiva che i nemici non riuscirono a scalfire; decise, poi, di bloccare le porte e le finestre della locanda, per impedire che altre creature potessero accorrere da fuori.
Gli occhi di Isil, già profondi e impenetrabili, si era scuriti al punto da sembrare l’accesso ad un interminabile abisso. Ormai non percepiva più niente se non l’orrido esplodere delle creature incenerite…

True fece appena in tempo a tirar fuori la spada per trafiggere la creatura che gli era ormai addosso...un roco grugnito di dolore echeggiò nella stanza mentre Veleno si ritraeva coperta di sangue dal corpo di quell'essere.
Con un calcio colpì il secondo avversario che da destra cercò di colpirlo mortalmente, e lo scaraventò addosso la parete dove vide il Kender colpirlo con un orcio pieno di vino.
La lotta era furiosa e True vide delle folgori sfiorarlo per colpire le creature che a poco a poco si fecere meno irruente e più intimorite dalla magia che era stata scatenata da qualcuno nella stanza.
La compagnia approfittò dell'attimo di esitazione degli avversari per avventarsi contro di loro con più forza e decisione...

Il profumo delle melanzane arrostite gli stuzzicava il naso. Mm, non vedo l'ora di assaggiare questa nuova ricetta. Finisco di tritare la cipolla e... Ma che succede lì dentro? James si voltò verso la dispensa da cui arrivavano suoni di... battaglia? Con il coltellaccio da cucina si diresse verso la porta della dispensa e girò la maniglia.

James si svegliò nel letto dell'osteria. L'emicrania gli faceva pulsare le tempie come non mai.

La birra di quest'osteria è ottima davvero, pensò ridacchiando, però, forse, un boccale in meno...

Dopo qualche secondo James si accorse di continuare a sentire i rumori della battaglia della dispensa del sogno, ma ora provenivano dalla sala comune al piano inferiore.

Ma che sta succedendo di sotto? Siamo attaccati?

Il sesto senso per il pericolo che James aveva sviluppato in tutti quegli anni di "lavoro" lo svegliò completamente. Si vestì in fretta e recuperò la balestra doppia da sotto il letto. Si diresse poi verso la sedia e, prima di uscire dalla stanza, si appese alla vita la cintura con spada e pugnale.
Arrivato a metà delle scale che conducevano alla sala comune, vide alcune creature che combattevano contro gli avventori della locanda (tra cui dei nuovi arrivati). Facendo velocemente il punto della situazione, James sparò il primo colpo contro una delle creature rimaste ancora in piedi, ma il quadrello si conficcò nelle assi di uno dei tavoli. La testa gli faceva ancora troppo male per riuscire a prendere bene la mira.

Isil riemerse dalla cieca furia in cui era sprofondata proprio l'attimo in cui percepì la minaccia di una freccia che le veniva inesorabilmente addosso: infastidita, la deviò con un noncurante gesto della mano e lasciò che si conficcasse nel tavolo accanto a lei.

...è quello strano tipo sonnolento e barcollante laggiù...sarà ubriaco o semplicemente poco esperto nel maneggiare una balestra...chissà dove l'ha trovata...ora gliela incenerisco e la facciamo finita...

Mentre rifletteva sullo strano personaggio che era improvvisamente comparso, si accorse, però, che le ultime creature, sopravvissute all'inferno che si era scatenato, tentavano inutilmente di scappare dalla porta e dalle finestre bloccate della locanda. Isil, dopo un breve momento di riflessione (era proprio sicura di volerli lasciare in vita?) le sbloccò e li lasciò fuggire. Lo scenario che le si presentò era surreale: sembrava un campo di battaglia con morti e feriti; la cenere e la polvere si erano mescolati al sangue sparso per terra e ai residui del metallo fuso delle cotte e degli elmi, dando vita ad un'innaturale poltiglia appiccicosa e maleodorante; l'aria era satura di quell'odore e del fumo ancora intenso; molti avventori erano riusciti a sgaiattolare fuori prima che le porte fossero bloccate; altri erano nascosti sotto i tavoli e altri ancora si erano barricati nel retro, nei locali delle cucine. True e gli altri erano vivi, ma decisamente scossi e, ovviamente, provati.

...direi che, ormai, nessuno di noi può restare più qui...
Vero è che non ero affatto ansiosa di provare le lenzuola untuose di questa bettola, ma mi sarei cordialmente risparmiata tutto questo...trambusto...

Guntram si guardò intorno intontito:"scommetto che tutto questo pandemonio è successo solo perchè l'oste ha bruciato qualche cosciotto di selvaggina!"

"True, andiamo via da qui, prima che qualcuno di questi bruti affamati abbia la brillante idea di addentare uno di noi, invece di accontentarsi di provare a derubarci della cena!"il kender si rialzò da terra cercando di rassettare i suoi abiti.