Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Fuga dalla città

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2012 15:53
31/10/2011 13:45
 
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Dopo qualche minuto di camminata furtiva attraverso i corridoi scuri della locanda, la compagnia giunse alla porta sul retro.
Nexim si fece strada tra i membri del gruppo e appoggiò un orecchio sulla porta, in ascolto.
Non sento niente. Pensò il ragazzo.
Nemmeno io. Replicò Noxir. Probabilmente si aspettavano che uscissimo da davanti.
Il ragazzo annuì e si rivolse al gruppo: La via è libera, possiamo uscire. E detto questo, aprì la porta.
Per poco non morì di spavento quando un coltello gli passò a qualche centimetro dalla faccia, mancandolo e andando a incastrarsi nello stipite della porta.
In mezzo alla strada, tra quelli davanti, a destra e a sinistra, c'era tipo una ventina di uomini incappucciati, tutti armati di spade e coltelli.
Scusa, che avevi detto? Che ci aspettavano davanti?
Ho detto che PROBABILMENTE ci aspettavano davanti.
Ah già, è vero.
15/11/2011 15:43
 
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LORD
** Isil della congrega dei celesti **
Isil era ancora in preda a quella inquietudine strisciante, anche se sapeva di essere sola o almeno così credeva. Non aveva più notizie degli altri...
...dove saranno finiti? Saranno già fuori dalla locanda? Eppure non vedo nessuno e non mi sembra di sentire voci o rumori...devo prendere i cavalli ed essere pronta quando arriveranno...
Continuò a cercare un ingresso alternativo alle stalle.
[Modificato da TheSlayer78 15/11/2011 15:43]



"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

17/12/2011 19:51
 
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ALFIERE
**Ananake la rubaincantesimi **
Ananake sbirciò da dietro le spalle del ragazzo e vide il comitato di benvenuto, scuotendo il capo e borbottando su quanto in fretta le cose potevano peggiorare intessè rapida un incantesimo di crescita vegetale notando con soddisfazione che l'erba cresceva rapida avvolgendosi su per le gambe degli assalitori :Bene, questo dovrebbe tenerli impegnati quanto basta perchè non riescano ad attaccarci e segurci a breve. Vogliamo andare?
Soddisfatta di sè sgusciò all'esterno mentre gli assalitori si dibattevano fra i tralci che ormai li avevano completamente avvolti
[Modificato da Fifinia 17/12/2011 19:51]
19/12/2011 15:08
 
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ALFIERE
Anna, che si trovava appena dietro Nexim ed Elegost, rimase impietrita alla vista di tutti quegli uomini incappucciati con aria minacciosa che si stavano già dibattendo per liberarsi dalle piante.
Non trovò subito la lucidità mentale necessaria per riprendere a correre con i nuovi compagni di fuga, ma appena ritrovò la sua concezione del tempo non ebbe neanche bisogno di pensare a una ulteriore strategia che tirò fuori dalla borsa di pelle un altro sacchetto con una polvere particolare.
Prese una manciata di polvere, di colore arancione intenso, e la lanciò sugli assalitori in modo da colpirli tutti almeno un po', poi tirò fuori un richiamo per animali che, però, al suo soffiare non emise alcun suono. Solo dopo aver rimesso a posto il richiamo cominciò a correre dietro Ananake.
Anche se nessuno glielo avrebbe chiesto prima di trovarsi al sicuro, lei commentò a bassa voce - vediamo quanto piacciono le Api agli uomini di Randall -
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La-Dee-Daa
19/12/2011 17:49
 
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VALLETTO
herr camminava senza fretta, gustandosi il buio della notte all'esterno della città, di nuovo nella natura selvaggia. alzò lo sguardo al cielo e rimase un attimo a godere della vista della luna fra le cime degli alberi, era evidente dalle ondulazioni nella magia che percepiva che i suoi giocattoli non si sarebbero rotti quella sera, quindi poteva anche concedersi quel piccolo piacere.

un istante, e ogni muscolo si tese istintivamente, preparandosi a combattere. una fluttazione nella magia DAVANI a lui? e anche piuttosto intensa?
con tutti i sensi allertati, il guerriero nero sogghignò come spesso faceva e schizzò silenzioso come un fantasma fra le ombre; valeva la pena indagare...

il vecchio stava all'interno di un doppio cerchio di rune, unite tra loro da complesse geometrie e volute tracciate nella terra soffice del sottobosco, la pelle rugosa madida di sudore, le membra arcigne contratte come sotto un'incredibile sforzo, gli occhi specchi di una concentrazione intensa.
herr uscì dalle ombre e si avvicinò lentamente, le braccia allargate e le mani in vista.
il vecchio vide la nera figura avvicinarsi e nonostante la preoccupazione evidente, non fuggì ne smise di recitare la nenia dissonante in cui era impegnato, retrocesse fino al linite del cerchio che lo racchiudeva e poi si fermò, in esitante attesa
non temere compare, non ho intenzione di interferire con l'evocazione, sono solo curioso. ti dispiace se mi siedo?

il vecchio vide l'uomo incappucciato sedersi a terra e appoggiare la schiena ad un albero, a qualche metro di distanza, lo fissò impotente ancora per un momento poi tornò a concentrarsi sull'incantesimo; non doveva sbagliare, sarebbe stato molto spiacevole farlo...


cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde
21/12/2011 00:43
 
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Ah, beh, non è andata tanto male, no? Commentò il drago nella testa del ragazzo, quasi divertito.
Stai solo zitto, guarda. Gli rispose il ragazzo con irritazione, mentre cominciava a correre assieme al resto della compagnia. Te e i tuoi sensi di drago, tra un po'...
Guarda che non è solo colpa mia, eh! Anche tu non hai sentito niente!
... stai zitto. La risposta definitiva di Nemix terminò la discussione.
Ora la comitiva giungeva in una piazza, dall'altra parte della quale si trovavano le imboccature di due strade diverse. Ma nessuno non ebbe neanche il tempo di cominciare a pensare che direzione prendere, che da entrambe le parti videro arrivare altri nemici. Bloccati davanti, cercarono di fare marcia indietro, ma il gruppo di prima si era liberato dalle piante e si era appostato davanti alla strada da cui erano arrivati.
Erano circondati, in trappola, e sarebbero stati costretti a combattere per aprirsi un sentiero.
Nexim, però, notò che sugli abiti del gruppo di prima era stata cosparsa una polvere arancione, simile al polline di un certo fiore, di cui le api vanno ghiotte, che prima, ne era sicuro, non c'era.
A un tratto, si udì un brusio in lontananza. Veniva dalla strada della locanda e diventava sempre più forte, e dopo pochi istanti, gli uomini cosparsi colla polvere arancione si misero a urlare e a scappare disordinatamente, mentre uno sciame enorme di api si gettava su di loro.
Il ragazzo non capiva come fosse potuto succedere, ma poi ebbe un'intuizione e si voltò verso la ranger: lei gli rispose facendogli l'occhiolino, e lui capì. Fece un cenno di rimando, dopodiché fece apparire le sue due fedeli spade, mentre il suo animo si scaldava e il drago si preparava a dargli informazioni sulla posizione dei nemici.
Oramai, non era più solo a combattere, non più.
Fatevi sotto!
06/01/2012 17:24
 
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** Isil della congrega dei celesti **
Nonostante sentisse in lontananza rumori strani, probabilmente provenienti dalla locanda, continuò a girare intorno alle stalle alla ricerca di un possibile ingresso: alla fine si ritrovò di nuovo all'entrata. Scoraggiata, si guardò nuovamente intorno...poi si girò verso le porte della stalla e vide, con sorpresa, che il lucchetto era scomparso, non c'era più traccia nemmeno della catena e una delle ante era socchiusa.
...non ci posso credere...ma chi ha...
Volse lo sguardo in giro, senza vedere nessuno...poi sorrise
...che sia stato un certo kender?
Entrò guardinga, nelle mani i suoi due pugnali nascosti di solito negli stivali. Controllò che non ci fosse nessuno, con una Influsso sottilissimo di Fuoco intrecciato con Energia illuminò leggermente la vecchia stalla,trovò i cavalli e cominciò a radunarli.
Era pronta a raggliungere gli altri...
[SM=g27987]
[Modificato da TheSlayer78 06/01/2012 17:26]



"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

13/03/2012 15:53
 
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Abitante di AURENDOR
VALLETTO
la terra tremò mentre una profonda crepa lacerava la piazza, fiamme e fumo si levarono da essa e poi, quasi vomitata da quella bocca enorme, ne strisciò fuori un' ombra più scura della notte stessa.
Mentre la voragine si richiudeva alle sue spalle l'ombra crebbe e si addensò, prendendo via via forma e sostanza fisica, rivelando un abominio che non sarebbe dovuto esistere.
Alta oltre cinque metri la creatura aveva sembianze e postura da primate, i possenti muscoli ricoperti da pelle glabra e squamosa dal colorito cinereo ed una testa da incubo con occhi, corna e zanne buttate a casaccio e in abbondanza.
Il mostro evocato agitò un arto davanti a sé, disperdendo e uccidendo in parte gli inseguitori, poi volse il muso al cielo e ruggì un urlo selvaggio ed agghiacciante.

Osserva ora, il mio servo su questa terra
il vecchio era evidentemente esausto, tuttavia una luce folle di orgoglio brillava nei suoi occhi nel pronunciare quelle parole
Herr si era rimesso in piedi e dall’altura su cui si trovavano osservava la scena in città.
Tanto tempo fa nacque e si sviluppò un culto segreto, fondato sulla convinzione che le razze di questa terra non fossero degne di regnare sul mondo, che fossero troppo infantili ed egocentriche, che l’unica salvezza per questo mondo fosse l’epurazione totale ed una nuova rinascita. Per ottenere ciò venne messo a punto un rituale con lo scopo di evocare un signore degli inferi; un demone abbastanza potente da annichilire la vita per offrire una nuova tela bianca al fato. Per decenni, innumerevoli tentativi vennero compiuti, ma il rituale non discriminava sul chi evocare, e qualcosa di tale potere da fungere ai loro scopi era raro da trovare pescando a caso; in breve il culto venne soppresso prima che potesse ottenere il suo scopo e prima che potessi impedirlo.
A lungo ho creduto che l’antica blasfemia fosse andata perduta con la scomparsa del culto, mi ero ormai persuaso che mai avrei potuto affrontare un demone degno di questo nome, ed invece ora, dopo tanto tempo l’antico obiettivo è stato raggiunto da te. Tu amico mio non hai evocato un servo, hai spalancato le porte dell’inferno e dato inizio alla fine di tutto, ora non resta che completare il rito, ed il tuo cucciolo sterminerà fino all’ultima forma di vita esistente

Il vecchio era passato dalla curiosità all’incredulità al puro terrore mentre il racconto progrediva, rendendosi conto della portata delle sue azioni.
Completare il rito? Ma ormai l’evocazione è completa, il demone è gia qui
Si volse ad indicare la città
Mio dio, che cosa ho fatto
Il guerriero nero sogghignò, entrando nel cerchio di rune e appoggiò le mani sulle spalle del vecchio
Il demone non è ancora in possesso dei suoi pieni poteri, la sua forma fisica è in questo mondo, ma la sua energia vitale è ancora nell’altro, passa attraverso l’evocatore ma non nella sua totalità. Una misura di sicurezza per poter eliminare i demoni troppo deboli da fungere allo scopo originario. Il rito non è completo fino a quando il demone non si nutre dell’evocatore, divenendo lui stesso tramite della sua forza, solo allora sarà interamente in questa realtà. Non temere quindi, posso occuparmene io.

Il ruggito risuonava ancora nell’aria quando una forma indistinta volò rasente i tetti della città per precipitare ai piedi del demone.
Il vecchio, ferito e stordito alzò gli occhi e si trovò ad osservare da una visuale privilegiata la sua stessa evocazione. A bocca spalancata, sopraffatto dall’orrore di ciò che stava per accadere, cercò di strisciare lontano. Inutilmente.
La creatura da incubo studiò per un attimo il fagottino di cenci che si dimenava ai suoi piedi, poi allungò un braccio, raccolse il vecchio da terra se lo portò alla bocca e lo ingoiò.

Adesso si che ci siamo
Quasi materializzato dal nulla Herr passò in mezzo alla compagnia scostandoli nel farsi spazio e si diresse verso la piazza. L’energia che percepiva nella creatura era immensa, e di questo si compiacque.
Dirigendosi verso l’incubo passò dal passo alla corsa, la creatura cercò di intercettarlo abbattendo la gigantesca mano sulla sua traiettoria, ma herr era già balzato oltre, all’interno della guardia del mostro. Saltò e colpì al muso con una ginocchiata di tale forza da rialzare eretta la creatura e sbilanciarla poi all’indietro, mentre cadevano colpì ancora tra la spalla e il collo, il braccio sinistro niente più che un’ombra indistinta nella velocità del gesto.
Herr volteggiò agilmente in aria e prese terra alle spalle della creatura smorzando l’impeto della corsa in pochi passi per poi fermarsi, mentre il demone cadeva pesantemente supino e lì ristette, nella pozza del suo stesso sangue che andava pigramente allargandosi mentre il cuore traeva gli ultimi, esitanti palpiti nella stretta del pugno del guerriero nero.
Herr osservò compiaciuto l’organo seccarsi, trasformandosi in polvere tra le sue dita mentre il simbionte si nutriva, percepì l’ondata di potere rubato che lo saturò e sogghignò di piacere, poi portò la destra sopra la spalla ed estrasse la spada.
L’impugnatura morse la carne e sangue ne sgorgò, passando attraverso gli appositi canali della guardia fluì negli intarsi della lama, dall’elsa alla punta, da un filo all’altro, un complicato arabesco di liquido rubino.
Un attimo, la figura nera era in piedi davanti alla carcassa del demone, la spada in pugno, l’attimo dopo del gruppo di assalitori non rimaneva alcun sopravissuto, non ci fu battaglia, non ci furono grida, non ci fu resistenza herr semplicemente sparì alla vista per un momento impercettibile, per riapparire subito dopo a diversi metri di distanza, fra un’ ammasso di cadaveri che andavano afflosciandosi a terra.
Disinteressandosi alla carneficina che aveva appena compiuto herr si girò verso la compagnia, avvicinandosi con disinvoltura, senza però rinfoderare la spada
Bene signori, sembra che abbiamo un problema…


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