Consulenza "statistica" su un mio piccolo dilemma

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Sophie86
00giovedì 10 marzo 2011 12:54
Allora, ragazzi... oggi vorrei chiedervi un consiglio di vita [SM=x1263928], se avrete qualche minuto da dedicarmi.

Dunque... la verità è che mi sto rendendo sempre più conto, con il passare dei mesi, che gli studi universitari che ho scelto, in realtà, non fanno per me. Non che non mi piaccia l'argomento che studio, beninteso (vale a dire la letteratura, una cosa che comunque ovviamente amo molto). E mi piace parecchio anche l'ambiente universitario, certo, mi ci trovo bene, e adoro trascorrere quasi ogni giorno delle ore a girellare nel campus circondata da migliaia di altri studenti vocianti e confusionari proprio come me... [SM=x1263938]

La domanda che però mi ronza in testa con frequenza sempre maggiore ogni minuto che passa, ormai, è questa: sto sprecando il mio tempo? Perché, per quanto ne so, una persona con una laurea in lettere alle spalle in questo Paese può fare l'insegnante, oppure l'insegnante. E se c'è una certezza che ho sviluppato in questa vita, è che io non farò MAI l'insegnante. Non voglio assolutamente farlo. Non è questa, la vita che voglio. Per carità divina, è un lavoro che io considero fantastico, importantissimo, e forse in alcuni casi addirittura nobile, ma... ehi, devi anche esserci portato!! Se non lo sei, se non te la senti, se non hai la vocazione... [SM=x1263943]

Avete mai avuto la sensazione di stare percorrendo la via sbagliata, e di sapere perfettamente che quella strada non fa per voi, ma di continuare a inseguirla lo stesso, così, solo perché la vostra vera strada in realtà non vi è ancora stata rivelata? Io ormai mi sento così in continuazione... e, lo scrivo qui e spero che nessuno dei miei parenti venga mai a curiosare da queste parti, ma... a volte, prendo in considerazione l'idea di mollare tutto e di ritirarmi dall'università. Potrei continuare ad approfondire quelli che sono i miei campi letterari d'interesse nel tempo libero, del resto non ho bisogno di un attestato per imparare, e se quell'attestato alla fine non mi servirà nemmeno per procurarmi un impiego, bé... Non lo so. L'idea di avere sprecato del tempo prezioso per arrivare fino a questo punto nella mia preparazione, per rinunciare adesso, mi fa stare male, ma peggio ancora mi fa sentire l'idea di perderne dell'altro, di tempo, se capite cosa voglio dire... [SM=g27992] Ho 24 anni, tutto considerato. E' tempo di decidere che cosa voglio fare, una volta per tutte, e basta con le seconde pensate e i miei soliti tentennamenti.

Così, per ragioni anche solo 'statistiche', vi domando oggi: secondo voi, al giorno d'oggi, una persona che alla mia età decida di ritirarsi dall'università per cominciare eventualmente a cercarsi un impiego, è una matta svitata? Sì? N0? In quale percentuale? Esprimete pure liberamente la vostra opinione, se ve ne viene in mente una... grazie!!!

[SM=x1565886] [SM=x1565886]
stefanoventa
00giovedì 10 marzo 2011 14:39
Re:
Sophie86, 10/03/2011 12.54:


Avete mai avuto la sensazione di stare percorrendo la via sbagliata, e di sapere perfettamente che quella strada non fa per voi, ma di continuare a inseguirla lo stesso, così, solo perché la vostra vera strada in realtà non vi è ancora stata rivelata?



Più o meno ogni cinque minuti [SM=x1263925]

Ti offro i miei two cents per quel che valgono...

Per quanto riguarda la tua domanda, direi di no, non sei svitata a cercarti un lavoro e a mollare la laurea se proprio non ti piace o se pensi che un lavoro ti realizzerebbe meglio. Paradossalmente la laurea al giorno d'oggi è decisamente deprezzata e per molti lavori presenti sul mercato al momento non è neppure richiesta.

Per quanto riguarda invece gli sbocchi lavorativi della tua laurea in effetti non sono moltissimi, a meno che tu non decida di trasferirti all'estero o abbia una certa inventiva. Non è tra le migliori lauree a livello di piazzamento sul mercato. Ma non si riducono al solo insegnamento. C'è per esempio tutto il mondo dell'amministrazione pubblica o dell'editoria, normale e digitale, web etc... c'è anche la selezione del personale, relazioni con il pubblico, etc... etc.. se spulci in rete troverai molto più di quel che sembra di primo acchito. Se poi uno è disposto a portare all'estero le proprie competenze c'è sempre richiesta di madrelingua.

Piuttosto la domanda che ti faccio è un'altra, quanto ti manca alla fine almeno della triennale? perché se è poco, tanto varrebbe fare un rush finale mentre intanto ti cerchi da fare come lavoro. Se trovi il lavoro puoi sempre rallentare gli studi e finire con calma, se invece non lo trovi intanto puoi sempre finire.
Anna Hall
00giovedì 10 marzo 2011 15:35
Sophie86, 10/03/2011 12.54:


Avete mai avuto la sensazione di stare percorrendo la via sbagliata, e di sapere perfettamente che quella strada non fa per voi, ma di continuare a inseguirla lo stesso, così, solo perché la vostra vera strada in realtà non vi è ancora stata rivelata?



Detto all'eterna indecisa...meglio che non mi espongo [SM=g27990]


Per quanto mi riguarda mettersi a cercare un lavoro o qualcosa da fare è una cosa assolutamente giusta di cui non bisogna vergognarsi, sia che a parlare sia un ventenne che un cinquantenne, e lo stesso vale al contrario per l'università.

Probabilmente(io penso positivo, perché son vivo, perché son vivo... [SM=g28000] ) è vero che con una laurea in letteratura non ci si può fare molto ora come ora a parte l'insegnante, e se tu senti di non potere o volere farlo allora nessuno ti obbliga, ma personalmente non ritengo che ci siano esperienze vuote, quindi non penso che al tuo posto mollerei anche perché sono molto orgogliosa e non mi piace iniziare qualcosa per non finirla.

Se tu hai scelto una certa strada da percorrere non vedo perché non continuare fino alla fine, ma se ti sei stufata hai tutto il diritto di uscirne quando e come vuoi, quindi se pensi che questa strada non ti stia portando da nessuna parte....

In ogni caso, hai ragione a dire che un semplice attestato non può portare da nessuna parte, ma credo che ora come ora un attestato è meglio di niente [SM=g27992]
==Aredhel==
00giovedì 10 marzo 2011 15:45
No certo che non è una matta!
Però la mia domanda è la stessa di Stefano, quanto ti manca a finire?

Ti porto il mio esempio personale.

Io ho fatto giurisprudenza (la triennale) e quando mi mancava circa un anno ho capito che non era quello che volevo fare nella vita. Ho finito comunque, come diceva Anna più che altro per testardaggine, e tornando indietro la rifinirei. Certo, tornando ancora più indietro non farei giurisprudenza, (anzi, probabilmente non rifarei l'università e comincerei subito a lavorare) ma a quel punto la decisione era stata presa e due anni li avevo già macinati... non fare quell'ultimo sarebbe stato come renderli totalmente privi di senso, mentre ora, con tre anni di lavoro alle spalle (settore risorse umane, formazione, selezione) mi rendo conto che quel cavolo di pezzo di carta è servito. E per avere l'accesso ai concorsi pubblici (la maggior parte richiede anche la laurea) e per avere più curriculum e comunque per cultura personale.
Se il tuo al momento è un problema di "pile scariche", di "apatia" e disinteresse puoi provare a cercarti un lavoro part-time, o magari uno stage o qualcosa che ti metta più in contatto con il mondo del lavoro e ti permetta di "staccare" quel tanto che basta per schiarti le idee sul tuo futuro.
Guntram
00giovedì 10 marzo 2011 17:33
Io ti porto la mia esperienza personale che per molti versi è uguale alla tua...

ho studiato lettere moderne per diversi anni (non dico quanti perchè mi vergogno [SM=g27995] ) poi ho mollato, da una parte mi erano rimasti solo i "mattoni insormontabili da dare" dall'altra mi sono posto la tua stessa domanda, voglio davvero fare l'insegnante? o meglio voglio davvero emigrare per insegnare? (considera che sono siciliano e qui il 90% dei laureati in lettere che riescono ad insegnare devono accontentarsi di emigrare), la mia risposta è stata un no secco e deciso. mi sono tolto un peso grandissimo da sopra lo stomaco.

Ad oggi non mi pento anche perchè l'unica cosa che mi ha regalato l'esperienza universitaria è un notevole senso di nausea quando sento parlare di letteratura italiana di ogni ordine e grado (ero molto più interessato all'indirizzo storico del mio corso di laurea che alle materie letterarie)...

Inserirsi nel mondo del lavoro è difficile ma se ti senti di galleggiare nell'etere universitario e ti senti insoddisfatta taglia tutto e volta pagina... almeno questa è la mia opinione.

[SM=x1263977]

"Nymeria"
00giovedì 10 marzo 2011 17:33
Bel dilemma Sophie... ti parla una che l'università proprio non l'ha fatta, ma che tornando indietro.. probabilmente farebbe eccome!!

Il problema sta davvero nel sapere dove sei con gli studi e concordo con Stefano e Are e il consiglio che ti hanno dato.
Personalmente, per testardaggine credo che non mollerei fino al primo obiettivo, e parlo della triennale (alla mia epoca manco c'era la triennale [SM=x1263933] ).
So però per certo che se inizierai a lavoricchiare, apprezzerai e molto l'indipendenza economica e sul piatto della bilancia avrai da mettere pure questo!!! Quindi, un conto è lavoricchiare per aiutarti a pagare gli studi, un altro è proprio lavorare e costa tempo ed energie e poi non so se avrai voglia di utilizzare ciò che resta per studiare un qualcosa che non ti appaga!!!

Non so se mi sono spiegata, sono forse un po' tragica, ma io per tutto quello che ti ho scritto prima finirei e poi mi getterei in pasto ai lupi nel mondo del lavoro!!! [SM=x1263929]
cagliostro72
00giovedì 10 marzo 2011 22:41
Sophie, un bel quisito. Soprattutto perchè, secondo me, l'unica che conosce veramente la risposta alla tua domanda...sei tu!Nessuno di noi è te, solo tu puoi capire veramente ciò che devi scegliere per la tua vita. Io non ho fatto l'università, ma sono stata fortunata a trovare subito dopo gli studi la mia strada lavorativa. Ho trovato"casualmente"(in verità non credo che nella vita nulla capiti per caso!!)il lavoro adatto a me, e che ho amato. Anche ora la mia vita mi soddisfa abbastanza(oddio,con qualche piccola sfiga in meno qua e là, magari!). Ma mi rimane un rimpianto, e cioè quello di non aver proseguito gli studi. E non perchè finire l'università ti potrebbe portare occasioni in più per trovarti un lavoro(forse anche, ma con i tempi che corrono, vedo gente laureata reinventarsi panettiere pur di lavorare). Ho il rimpianto di non aver studiato per me stessa, perchè mi è sempre piaciuto molto! Conoscere, scoprire, sapere!Non importa cosa diventerai nella vita, più "saprai", più te la caverai meglio in tutto!Io ho sempre letto molto, ma quando cominci a lavorare, poi pian piano ti crei una famiglia( abbastanza inevitabile, anche per gli alieni come me), il tempo per apprendere non è poi più così tanto...anzi...c'è sempre qualcos'altro di più imminente da portare a termine. La vita, al di fuori degli studi, non è frenetica, di più!!!!Soprattutto se ti butti con tutto te stesso in ciò che scegli di fare.Perchè dunque non approfitti, visto che poi, da ciò che ho capito, ti piace, e non porti a termine i tuoi studi? Magari non ti daranno, un domani, il lavoro, ma intanto farai ciò che ti piace fare...magari anche nell'attesa di tempi migliori. [SM=x1346003]
Sophie86
00giovedì 10 marzo 2011 23:33
Innanzitutto, grazie a tutti per le vostre risposte!! [SM=x1263937] Vi assicuro che ho letto tutti i vostri interventi con molta, molta attenzione... e che adesso sto ponderando con molta, molta, molta attenzione. [SM=x1263974]
Non so ancora che cosa farò, realmente. Ho cominciato a considerare l'idea di un semplice trasferimento, da un corso di studio a un altro, in un'altra città. Questa scelta forse mi permetterebbe di non buttare alle ortiche il lavoro svolto finora... ma non lo so. La tentazione di darci un taglio netto e basta è piuttosto forte. Questa volta, prima di prendere una decisione, voglio essere assolutamente certa che sia quella giusta. Una volta ho letto un massima che recitava; "se rinunci a dare una direzione alla tua vita, finirai in balia del caso".
Bé, siamo tutti in balia del caso, più o meno, immagino... c'è poco da fare. Ma che il cielo mi fulmini se ho intenzione di lasciare che il destino mi chiuda a vita in un vicolo cieco!!! [SM=x1263955]

Dissertazioni geniali a parte, la laurea triennale per me è ancora un miraggio abbastanza lontano (sono a metà strada, più o meno, niente di che) [SM=x1263973]


cagliostro72, 10/03/2011 22.41:

, ma quando cominci a lavorare, poi pian piano ti crei una famiglia( abbastanza inevitabile, anche per gli alieni come me)



Prego e spero che tu abbia ragione anche su questo, cagliostro!!! Perché, sai, io non sono un'aliena (la parola esatta che si usa per definire le persone simili a me generalmente è un'altra [SM=x1263925] ... e adesso non fate battute sceme, sennò vi scaglio contro un'antica maledizione!! [SM=x1346003] ) ma, anche sotto quel punto di vista lì, per ora non è che io possa fare conto proprio su delle previsioni rosee...
Bé, la smetto con le lamentale, adesso!! Tanto lo sappiamo tutti che finirà bene, no? Speriamo che sia come nei libri fantasy... [SM=x1263955] voglio un happy ending... o almeno, che cavolo, un "happy year", tanto per cambiare!!! [SM=x1263938] [SM=x1346003]

PS: io vi voglio un mondo di bene, ragazzi!!! Non c'entra quasi niente, ma stasera sto un pò così, perciò mi andava proprio di farvelo sapere!! Grazie come sempre per il supporto!! [SM=g27995]


Vento_Grigio
00venerdì 11 marzo 2011 16:00
ti dico la mia, anche se all'incirca la penso come Aredhel:

l'idea di smettere e trovarsi un lavoro non sarebbe sbagliata, anzi denoterebbe "spirito di avventura" e determinazione, se il mondo non fosse allo stato attuale; in Italia è praticamente impossibile trovare lavoro per i giovani LAUREATI, figurarsi per i diplomati, e questo già mi farebbe desistere se fossi al posto tuo; altra considerazione, che diploma hai? io ho alle spalle un diploma di liceo classico, ossia niente dal lato pratico, perchè non mi consentirebbe di trovare un lavoro neanche se mi dovessi mettere a piangere in greco. E' vero che il tuo corso di laurea non è dei migliori se vai a vedere gli sbocchi lavorativi, ti consiglio comunque di finirlo perchè in qualsiasi concorso pubblico e in generale in qualsiasi graduatoria i laureati hanno più punti e quindi più possibilità di farcela; non so, io al tuo posto non riuscirei perchè mi sentirei davanti ad un baratro. Però allo stesso tempo capisco che in molti casi il solo fatto di avere la laurea non porti a molte conquiste in più: già per me sarà difficile trovare, e conta che faccio economia! Oddio ho paura di averti confuso ancora di più [SM=x1263931]
Sophie86
00venerdì 11 marzo 2011 16:39
Grazie, Vento Grigio!! [SM=g27987] Sto cercando di meditare attentamente su tutti i possibili punti di vista in questi giorni... e, nel frattempo, sto continuando a studiare la mia adorata fonetica, perché non si sa mai!! [SM=g27988]
Poi vi faccio sapere... [SM=x1263938]
TheSlayer78
00venerdì 11 marzo 2011 17:30
Cara Sophie,
scusa il ritardo con cui leggo il tuo post. Voglio risponderti perchè ritengo che la mia esperienza sia molto simile alla tua, anche se sono un pò oiù grandicella di te e ti parlo da una prospettiva diversa.
Sono siciliana come Guntram, ma mi sono laureata in Lettere classiche con indirizzo archeologico a Siena, dove ho vissuto per parecchi anni. Non ho mai pensato che la mia laurea mi avrebbe portato all'insegnamento, l'ho scelta perchè provenivo dal classico e perchè sono semnpre stata convinta che una laurea di questo tipo sia talmente ampia da permettere potenzialmente di fare tutto (o al contrario niente, se vediamo il bicchiere mezzo vuoto eheheheh). Io sono convinta che tu debba concludere il tuo percorso triennale, perchè il segreto, a mio parere, è come rendi spendibile sul mercato questa laurea: cancelliamo il discorso insegnamento (io ho provato a insegnare un anno in una scuola privata, ma, come dici tu, bisogna esserci portati e io non mi sento portata), che tra l'altro è abbastanza incasinato di suo (ho moltissime amiche che insegnano). Potresti, invece, provare a prendere in considerazione i master post-laurea che hanno come semplice requisito una laurea umanistica...e ce ne sono milioni, credimi: in comunicazione d'impresa, organizzazione di eventi, in editoria oppure nel settore del turismo. Io, per esempio, dopo la laurea, ho fatto un master in Comunicazione e, successivamente, un corso di specializzazione in economia del turismo culturale, riuscendo a lavorare, per un paio di anni, presso l'assessorato politiche culturali, turismo e Unesco del Comune di Siracusa. E' stata una bellissima esperienza, ho lavorato all'organizzazione di eventi culturali, convegni, progetti ecc., è un lavoro creativo e vieni a contatto con persone di grande valore. Il problema è che gli enti pubblici sono chiusi, per cui alla fine ho dovuto riciclarmi in altro e sono "finita" a lavorare come commerciale interno presso un'azienda del siracusano: ti posso dire, però, che anche da questa esperienza ho imparato qualcosa, perchè ho capito che anche il marketing (inteso come strategico) mi piace, mi interessa e può davvero costituire un'opportunità di lavoro. In fin dei conti, anche il marketing è studio, analisi, raccolta di informazioni, organizzazione secondo un filo logico delle informazioni: l'approccio, quindi, è totalmente umanistico, per così dire...
Sintetizzando ti dico: concludi i tuoi studi triennali, ma già adesso comincia a guardarti intorno per stage, corsi di formazione, piccole collaborazioni nei settori che ti ho indicato (dimenticavo, aggiungi anche le risorse umane). La tua triennale, adeguatamente supportata da qualcosa di più specifico, sicuramente avrà un valore non del tutto trascurabile!
[SM=g27987]
-NightBlue-
00sabato 12 marzo 2011 13:53
Scusami Sophie per il ritardo con cui ti rispondo.

Da quanto scrivi il percorso universitario che hai intrapreso ti piace eccome e pure il mondo dell'università, quello che ti lascia perplessa e allibita sono gli sbocchi lavorativi che può offrirti un corso di questo tipo; non nego il fatto che una laurea in lettere non sia immediatamente spendibile sul mercato del lavoro ma come ti suggeriva Slayer ci sono corsi e master post-laurea che potrebbero aiutarti ad inserirti.

Ti piacciono e soddisfano gli studi intrapresi?! Pur con i mattoni insormontabili e i periodi bui?! Risponditi onestamente (con un po' di pazienza) e senza scervellarti troppo su tutto il "contorno", da qui partirai con il dopo e ti assicuro che le possibilità sono infinite anche se bisogna cercarsele e a volte crearsele, qualsiasi sia la risposta data e la strada intrapresa. Quando sembra che niente vada per il verso giusto ti consolerà il fatto che stai facendo quello che ti piace, quello che hai voluto.

Avere dubbi, porsi delle domande è normale, lecito e umano; darsi le risposte è un po' più difficile (ma non impossibile)! Non esistono risposte giuste e sbagliate, solo risposte date con il cuore. Per contro, con il tempo, ci si può accorgere che la strada imboccata o la risposta che ci si è dati a determinate domande non sia quella giusta... siamo persone, possiamo sbagliare... si accetti questo con serenità, un passo indietro e si ricomincia.

Tornando a te mi permetto una considerazione (per quanto da poco frequenti questo forum e basi quanto sto per scrivere esclusivamente su quello che leggo su Aurendor). Ti vedo molto attiva e intraprendente nel mondo fantasy: ricerca di info in merito, anticipazioni, news, recensioni scrivi e collabori in svariati siti e forum e tanto altro ancora... senza contare che stai per pubblicare un libro! A me sembra che il percorso da te intrapreso sia più che azzeccato, mi ripeto, da affinare nell'entrata nel mondo del lavoro.
Sophie86
00domenica 13 marzo 2011 18:38
Grazie, ragazzi!! Sul serio, di cuore!! [SM=x1263937]

Bene, ho pensato e meditato tanto, e alla fine ho preso questa (più o meno sofferta) decisione: finirò gli studi, se riesco, e cercherò di conquistare per prima cosa la mia benedetta laurea triennale!! [SM=x1263945]
.ermes73.
00domenica 13 marzo 2011 20:24
Ciao Sophie!Io non penso che con una laura in lettere potrai fare solo l'insegnate...con una laura in lettere puoi fare benissimo giornalismo, editoria, comunicazione, pubblicità, gestione del personale e molto altro!Le persone colte sono sempre ricercate e non penso che possa limitare la tua laurea all'insegnamento. Questa è una mia opinione.

Non ho poi capito se ti piace o meno la materia, a parte gli eventuali sbocchi. Se ti piace, fallo assolutamente...non mollare. Vedrai che poi troverai una strada.

Un abbraccio
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