In cammino verso la Montagna del Teschio. Ottavo giorno del secondo mese

°°Credo di aver preso tutto°° pensa la Somma Sacerdotessa chiudendo la sua sacca, preparata per il viaggio. Un ultimo sguardo alla stanza, come sempre ordinatissima e poi l'eco della serratura che scatta, e i passi di Morgana nel corridoio del piano superiore.

Un saluto frettoloso alle consorelle "Arrivederci mie care, so che saprete cavarvela." fredda la Sacerdotessa nel suo dire, come si conviene ad un'emissaria della Dea. Un solo sguardo più significativo degli altri, quello che sfiora Nimue °°Conto su di te°° penserà, sapendo che la giovane ben intende il suo pensiero.

Poi si volta, non lasciando spazio a nessun'altra parola, ed esce nella notte stellata. In breve, passando di fianco al Pozzo Sacro si ritrova sulle rive del Lago. Si volta, un'occhiata alla Casa delle Vergini e poi, stringendosi nel mantello, sale sulla barca rimanendovi in piedi a prua, pronta a dischiudere le Nebbie.

°°Devo parlare alla Regina, è venuto il tempo di agire...ma prima, devo vedere mia figlia°°

Con questi pensieri s'avvia la donna, verso un lungo e difficile viaggio, necessario però da fare dopo le ultime visioni avute nottetempo.

Da un palantir la giovane Magà intravede l'arrivo della Madre, la Sacerdotessa Morgana.

"Wow la mamma sta venendo a trovarmi, mi sa che devo mettere un po' d'ordine sennò son guai. Caligola nooooooooo riordina subito, Satan hai bruciato tutto!!! rimetti a posto!!! ma insomma bastaa tutto sto bordello, aiuto! Noooo!! aaaaarrrghhhhhh mammaaaaa aspetta ancora un paio di lune... mmmuhaahahah hahaahahhhaah" proferisce guardando i disastri compiuti dai suoi animali...

°°ti voglio bene mammina°° pensa poi dando un ultimo sguardo al palantir

[Modificato da -=Morgana=- 08/02/2007 20.43]

Accompagnata sull'altra riva dal barcaiolo, avendo viaggiato tutta la notte, la giovane Sacerdotessa s'incammina ora per lo stretto sentiero che attraversa il bosco del piccolo popolo, che in qualche giorno di viaggio dovrebbe condurre alla Comunità di Aurendor. Reca con sè solo una piccola sacca di tela, non ha bisogno di altro.

°°Ti sento inquieta figlia mia°° pensa mentre la Vista le mostra una Magà intenta a vergare delle parole su una pergamena.

°°Sto arrivando, ci sono molte cose di cui discutere°° medita ancora sapendo molto bene che dopo aver parlato con la figlia, la tappa immediatamente successiva sarà il castello Reale.

Nono giorno del secondo mese

Nymeria scorge un bagliore nel cielo e si avvicina alla finestra,°°°che splendida giornata che ci ha concesso la Dea°°°
Il sole splendente si riflette sulle cristalline acque del lago, °°°si, è proprio una splendida giornata°°° sembra quasi primavera.

Si gira per accarezzare il lupo che le si è avvicinato vai caro, qualcuno sta per venire a farci visita, proteggilo nel suo cammino

E rimane in attesa pensando che è un po' che il Consiglio dei Saggi non si riunisce.... presto anche questo verrà indetto, qualcosa le dice che l'inverno infine è arrivato...

Imboccato il sentiero la giovane Sacerdotessa aveva proseguito fino a giungere nel villaggio, centro della Comunità di Aurendor. Qualche giorno addietro aveva visto la Regina sporgersi da palazzo reale e ammirare la limpida giornata.

°°Giungerò anche da Voi°° aveva pensato Morgana avanzando lesta a piedi attraversando tutto il villaggio.

Molte case di molti amici si vedevano tutt'intorno, l'elfa Selendir, la famiglia di Jeyhannah, la casa della Guaritrice, il tempio dell'Oracolo, che aveva incontrato prima di partire, ma non era tempo per fermarsi non era tempo per i convenevoli.

Si avvia Morgana verso la periferia del villaggio, da dove parte l'aspro sentiero in salita che l'avrebbe condotta alla Montagna del Teschio.

°°Arrivo figlia. E' tempo di partire.°°

Esce dunque Morgana dalla periferia della Comunità d'Aurendor per giungere infine alla radura, dove la vegetazione si dirada e lascia spazio ad un sentiero di ciottoli ocra, che s'inerpicano per la montagna, fino a giungere alla dimora della figlia.

°°Manca poco e anche tu verrai reclutata per i grandi stravolgimenti che vanno compiendosi. Dovremo avvisare anche tuo padre°°

Incubi e visioni straziano le notti della Sacerdotessa ultimamente, l'hanno accompagnata per tutto il viaggio, e ora che giunge a compimento della prima tappa le sembra già troppo tardi per agire.

°°Fratello, confido in te°° pensa ancora mentre stancamente comincia l'ardua salita verso il picco più alto della Montagna del Teschio.

*True*

Quel nome, associato a nessun viso, d'improvviso come un lampo nella mente della Sacerdotessa.

°°Chi sei True?°°

Un'altra subitanea visione.

°°Devo affrettarmi, spero che ciascuno stia mettendo il proprio tassello°°

Riceve dalle mani del volatile la comunicazione della figlia.

°°Sciocchi coloro che s'allarmeranno prima d'aver udito°° pensa la stanca Sacerdotessa cominciando a fare marcia indietro verso Aurendor. Per fortuna pochi passi erano stati percorsi su per il sentiero verso la Montagna del Teschio.

Incamminandosi nuovamente verso la cittadella si chiede cosa possa esser trapelato. L'Oracolo difficilmente parla a sproposito, e il Fratello in spirito Darius altrettanto.

°°Le cose stanno precipitando nel peggiore dei modi°° pensa ancora giungendo alle porte ora alle porte d'Aurendor e incamminandosi verso il palazzo Reale.