La scelta!

Lo specchio aveva parlato.
L'immagine che Balinor vedeva riflessa dentro di esso confermava le parole che il Dio Oscuro faceva risuonare nella sua mente.
°°E' giunto il tempo cavaliere! E' ora che paghi il tuo tributo. Nessuno è giunto a salvare la tua anima e adesso è mia.°°
Queste le parole del Dio.
Balinor si era illuso di riuscire ad usarlo confidando sulle forze del bene che lo avrebbero salvato ma aveva sottovalutato la forza del lato oscuro.
Lo aveva plagiato, accecato e infine allontanato definitivamente dalla luce.
Il potere della Dea aveva vacillato nello stesso istante in cui il Dio Oscuro si era potenziato e la forza del cavaliere a nulla era valsa.
Il cancello di Montenero si apre e i pochi soldati rimasti osservano il loro comandante montare Re Rosso con indosso la sua nera armatura.
Il cavaliere non si volta l'oscurità ora domina la sua mente.Un anima di luce dentro un corpo di tenebra.
Servirà il signore oscuro,si recherà a Mordor dove lo attende il Tempio Oscuro sede dei Templari Oscuri.Sara il loro abate delle spade.
A distanza di tre anni quasi la profezzia si compie e i Templari Oscuri hanno ottenuto la sua anima come Aragon aveva avvertito.
A nulla era valso l'intervento della Dea.
Aveva solo ritardato l'inevitabile.
Solo un piccolo fuoco ora arde nel suo cuore e Balinor spera che, come il Dio Mitra, possa risorgere dalla grotta che la sua persona è diventata.
Arriva sulla collina difronte il castello da cui aveva visto la ritirata dei nemici.Scende da cavallo estraendo Ghiaccio la sua spada.La osserva intensamente pensando ad un altra spada abbandonata da Aragon nei boschi di Aurendor:Narcil.
Anche lui come Aragon non può più impugnarla e con un gesto deciso la conficca nel terreno.
Monta a cavallo e si avvia verso nord nel regno oscuro di Mordor.

caro padre non ti affliggere, prendi la mia spada, veleno del cuore, te la impresto e so che quando tornerà lei allora tornerai anche tu.