Quest aperta a tutti

PREMESSA: SAREBBE CARINO CHE OGNUNO DI VOI/NOI SCRIVESSE LA STORIA E LE AZIONI DEL PROPRIO PERSONAGGIO COME SE FOSSE IL NATURALE PROSEGUIMENTO DEL POST PRECEDENTE AL SUO. VEDIAMO SE SI RIESCE A FAR QUALCOSA DI CARINO E MAGARI POI SI CHIEDE A MIRMA D'INSERIRE LA STORIA COMPLETA NELL'ANGOLO DELLO HOBBIT COME RACCONTO.
BANDO ALLE CIANCE ECCO A VOI L'INIZIO...

Nell'estremo Nord una voce si alza nel vento, come un tuono che, impetuoso, fa sentire il proprio ruggito al mondo.
La voce di un nuovo male, venuto dalle viscere della terra e scacciato dai cieli. Il suo nome è Randall Flag, oscuro signore che sta chiamando a se ogni essere malvagio che solca le terre conosciute.Vuole compiere un'opera di maledizione sul mondo, per portare ogni abitante libero sotto il proprio incontrastato dominio.
La meta è, ovviamente Aurendor, da sempre simbolo di gioia, speranza e pace. Pace destinata a durare ancora poco...
Intanto qualcuno sta dormendo sonni tranquilli ad Aurendor...ma tutti gli abitanti si agitano immediatamente, il loro riposo è turbato da sogni infausti.
Un uomo che cammina per una strada deserta, stivali che ticchettano sulla pietra un volto oscurato da un cappello a tesa larga. Le vesti nere, il volto invisibile, a parte due rossi occhi di terrore. La figura si ferma alza lo sguardo ed un ghigno malefico compre su di un viso inintelleggibile. D'improvviso la figura inizia a levitare e pronuncia la propria sfida a tutti gli eroi il cui sonno è stato interrotto. Monito che ognuno ricorderà nella propria mente "Randall Flag sta per giungere, il suo potere è incontrastabile, la sua furia indomita vi schiaccerà!".

Improvvisamente gli abitanti di Aurendor si svegliano, madidi di sudore, terrorizzati e sicuri che un nuuovo pericolo incombe sulla propria terra.

//P.S. Non c'è nessun vincolo, a parte la mia richiesta di postare sempre sotto questo inizio di quest fino a nuove direttive...spero partecipiate tutti!

Elric

Ellendil, notte fonda.
La quiete della notte viene interrotta da un vento gelido e rabbioso, portatore di sventura e dolore che proveniendo da nord, spazza violento le fronde degli alberi immobilizzando il sonno di chi riposava tranquillo e facendo rabbrivvidire le timide creature della foresta. Il vento continua il suo percorso creando violenti mulinelli di foglie e terra e infine giunge al centro della foresta, dove sorgono dei monoliti di pietra disposti incerchi concentrici.
Al centro della struttura una figura si leva in piedi tesa e quando il vento la raggiunge leva una mano ed esso ferma la sua corsa un attimo per poi riprendere dopo di essa.
La figura si volta e segue il suo percorso e un grande peso sembra opprimerla e a fior di labbra: < Il distruttore è giunto anche in questo mondo> e Allhaeron na Faes, trema al pensiero che ciò che capitò alla loro terra di origine possa ripetersi anche in questa terra pacifica. < Bisogna fermarlo prima che sia troppo tardi per tutti, e per questo lo dovremo affrontare nella terra che ha scelto pr lo scontro, Aurendor >, così dicendo il mago si allontanò dal cerchio di pietre per riunire il consiglio e decidere il da farsi.



ho pensato di inserire questo inizio, come coinvolgimento, spero vada bene

I cancelli della Congrega erano serrati, la sorveglianza raddoppiata e vigili sentinelle poste ad ogni adito dell’imponente palazzo. La notte era scesa con una rapidità insolita e improvvisa ma con essa non era giunto il sonno ristoratore o il piacere del riposo. Il vento agitava gli alberi e sbatteva violentemente contro le finestre e sebbene la normale quotidianità della Congrega fosse cessata da un pezzo e la cena fosse già stata consumata, alcune lanterne erano ancora accese e illuminavano i grandi corridoi.
Nel chiostro della Triade passeggiava nervosamente l’Alto Guardiano della Congrega di Aurendor, in attesa di qualcosa che pareva stesse per giungere da un momento all’altro. Le notizie che, nei giorni precedenti, erano finalmente giunte da alcune messaggeri provenienti dal Nord, frammentarie e incomprensibili, riportavano voci di strani fermenti e movimenti, di oscuri presagi portati dal vento e strane figure apparse nelle vie delle città. Tutto questo lo lasciava perplesso e lo preoccupava non poco. La carenza di informazioni e i racconti sconnessi che aveva ascoltato gli impedivano di farsi un'idea chiara, di capire se stava realmente succedendo qualcosa.
Ad un tratto, mentre era immerso in questi pensieri, gli parve di sentire una voce. Lontana ad un primo ascolto, ma sembrava provenisse da ogni dove, da ogni angolo, anche il più remoto, un suono minaccioso e potente che sembrava voler squarciare la notte e competere con il vento nello scuotere gli alberi, una lama tagliente attraverso il buio, diretta a lui come a tutti gli altri uomini e donne che cercavano conforto nel chiuso delle loro case. La vertigine che ne seguì lo costrinse ad appoggiarsi al muro, gli sembrò che il respiro gli si fosse bloccato per un lunghissimo attimo e che il cuore accelerasse i suoi battiti in un corsa folle. Capì che il momento era, infine, giunto: l’Equilibrio cominciava davvero a incrinarsi sotto la spinta di forze oscure annidate nel punto di rottura, le crepe si manifestavano come ghirigori incontrollati. Per la prima volta, dopo migliaia di anni, sapeva di dover convocare il Concilio degli Spiriti Custodi dei Celesti. Si preparava una dura battaglia.

La foresta era nel pieno del suo splendore, grandi alberi lussureggiavano al sole estivo e la vita pullulava sia tra le sue fronde che ai suoi piedi. Conigli che saltellavano in ogni dove, insetti laboriosi intenti a procurarsi le provviste per tempi più difficili. Volpi furbamente a caccia e musche di ogni tipo venivano declamate dalle miriadi di uccelli di ogni specie che la abitavano.. tutto pareva in pace, tutto viveva la sua esistenza nell'equilibrio e nell'armonia proprio come il cerchio della vita da sempre si proccpa che così sia...
Tra i sentieri di questa paradisiaca foresta un unico animale pareva correre in preda ad un delirio che metteva scompiglio ovunque passava.....attorno a tanta bellezza un'aurea di morte sentiva arrivare...era come se il tempo per un attimo si fosse fermato... Tutto taque...l'odore della paura iniziò a spargere il suo olezzo in tutta la foresta...passi furono uditi e non solo.. passi camminati su una strada a miglia di distanza.. eppure quei passi e quella voce riecheggiarono come un urlo di follia nelle orecchie di tutti gli animali..... Fu allora che Jubius il metalupo alzò la testa e tese le orecchie e con un agghiacciante ululato....lanciò una sfida a quell'orrore che presto si sarebbe scaraventato anche sulla sua bella foresta.

Il kender dormiva nella stanza in cui era alloggiato, stranamente, il suo sonno sembrava agitato, non era il sonno ristoratore che di solito accompagnava i rari momenti in cui il frenetico Guntram cedeva alla stanchezza, al contrario il giovane kender sembrava non riuscire a trovar pace tra le lenzuola, si rigirava al buio madito di sudore, i lunghi capelli sciolti erano scarmigliati e come un mormorio sembrava uscire dalle sue labbra socchiuse "Ran... ran... dall... Fl..ag... Ran... dal... Flag..."

Dopo diverso tempo in cui il kender continuava a versare in quelle condizioni, un forte ululato spezzò il silenzio e la tranquillità della notte di Aurendor. Guntram si svegliò di soprasalto, scattò in piedi, agile come un gatto. Ansimando si deterse il sudore dalla fronte con una manica del pigiama.

"Questo... questo è il sogno più... più... ECCITANTE che io abbia mai fatto in tutta la mia vita!"

In una fortezza abbandonata, ricostruita in pochi giorni, grazie all'uso della magia, Randall Flag ha radunato i suoi più temibili seguaci...dei draghi lich...i draghi morti nelle precedenti battaglie di Aurendor. Draghi che persino il principe Elric non sa che possono essere risvegliati...con questa nuova arma, più potente dei draghi normali, Randall Flag ha intenzione di annientare l'intero mondo libero...e nel frattempo ha recuperato una spada di cui tutti tranne il principe albino, forse, si sono scordati...Luttuosa...la seconda e temibile spada di re Balinor. regalatagli in passato da Elric e perduta...Luttuosa ha gli stessi poteri di Tempestosa, la spada di Elric, e la sua potenza è immensa, poichè sugge le anime dei nemici.
Manda un corvo a lanciare la sua sfida ad Aurendor, corvo che giungerà nelle sale del palazzo e corvi viaggiatori a tutti i villaggi e città del continente...persino a Mellonath giungono i corvi. Tutti portano tale messaggio:"Io Randall Flag mi incorono imperatore del continente, in quanto posseggo la spada del re! Chi mi si oppone sarà trucidato, chi fermerà l'avanzata della mia armata verrà schiacciato!Tremate o voi poveri mortali".
Purtroppo nessuno sa di che spada stia parlando Randall e chi è a Mellonath potrebbe pensare a Narcil...A palazzo il mesaggio verrà ricevuto da Elric, che sarà pronto a difendere la città in caso di bisogno e informerà con un editto ed un discorso pubblico tutte le genti di Aurendor. Chiede però un colloquio con qualcuno degli eroi di Aurendor, per organizzare le difese.
Randall Flag non ha solo draghi Lich al suo comando però...e neppure questo è dato sapere alle genti libere...a voi la mossa su cosa fare.
Nel sogno che è stato fatto v'è però la chiara indicazione che flagg si trovi a Nord...che sia un buon punto ove cercare? che durante la vostra ricerca, forse, trovere la perduta Narcil?
Intanto Elric fa delle ricerche a palazzo, consultando vecchi libri...scoprendo un'antica leggenda su 3 spade magiche e sul destino di Aurendor...

La calma che regnava ad Aurendor era solo apparente: in realtà gli abitanti, pur non comprendendo ancora al meglio ciò che stava accadendo, svolgevano le loro quotidiane attività con un'insolita frenesia. Le strade davano l'impressione di essere poco affollate, il vociare dei bambini era quasi scomparso, i mercanti in cerca di affari non rallegravano con le loro chiacchere le locande. Ciascuno si affrettava a chiudersi in casa ben prima del tramonto e serrava le porte, quasi non volesse avere niente a che fare con il buio che di lì a poco sarebbe calato.
Alla Congrega, invece, l'irrequietudine, la frenesia e la tensione erano palpabili: se ne percepiva l'odore nelle scalinate, nei lunghi e oscuri corridoi, nei volti contratti dei Medi Guardiani tra una riunione e l'altra e una convocazione dell'Alto Guardiano e l'altra.
Dopo il Concilio dei Celesti, la decisione era stata presa: la Triade, anche senza isil impegnata nella sua missione a fianco della Regina, avrebbe affiancato la Congrega nella battaglia a cui sembrava che l'intero regno di Aurendor fosse destinato. Lo Spirito Custode Nettuno avrebbe proseguito la sua missione a fianco di Isil, facendo da tramite tra Mellonath e la Congrega; gli Spiriti Custodi Plutone e Giove avrebbero gestito le vicende ad Aurendor.
I Celesti sono allertati e, con essi, tutti gli Spiriti Custodi e i Guardiani Celesti. La minaccia è troppo grande per essere trascurata e voi avete fatto bene a convocare il Concilio. L'Equilibrio si sfalda lentamente...
Parlò, a voce alta, lo Spirito Custode Giove.
L'Alto Guardiano si concentrò sull'immagine semiumana assunta dallo Spirito e gli si rivolse con fredda lucidità.
Ma sarà sufficiente?

Nella sala delle riunioni regnava un silenzio innaturale dopo le parole dette da Allhaeron na Faes, i consiglieri coi volti turbati e increduli di chi non vuole accettare ciò che ha sentito non osano proferire parola aspettando che qualcun'altro parli.
Mentre il silenzio si prolungava e il viso di Allhaeron na Faes si faceva più cupo rendendosi conto che nessuno voleva intervenire dall'ombra venne una voce melodiosa e rasserenante: <Amici e compagni, già una volta abbiamo taciuto ed abbiamo permesso al male di imperversare nelle nostre terre, per pigrizia e trascuratezza, finchè non è stato più possibile fermarlo. Vogliamo che accada anche a questa nuova terra che ci accolti e che amiamo come se fosse sempre stata nostra?> parlando dolcemente Sinafhin avanzava nella luce una dolce figura di donna dai lineamenti e colori mutevoli, ultima della sua razza, rifugiatasi ad Ellendil cogli elfi al tempo della grande emigrazione.
Le sue parole e la sua presenza sembrarono infrangere un incantesimo e tutti inominciarono a parlare rumoreggiando nella sala dove prima c'era solo il silenzio.
Grato del suo intervento Allhaeron na Faes riportò la calma certo che adesso si sarebbe deciso di agire. Rimaneva solo da decidere come, lasciando la parola agli altri consiglieri chiedendo le loro proposte si rivolse a Sinafhin <Ti ringrazio Signora, senza il tuo intervento non avrebbero agito fino a quando non sarebbe stato troppo tardi, non vogliono credere a ciò che sta succedendo> <Li comprendo bene, troppi secoli sono passati e ormai ci siamo abituati alla pace e crediamo di essere invulnerabili, ma purtroppo non è così e dobbiamo agire.> poi accostandosi di più gli disse a fior di labbra <Abbiamo già qualcuno ad Aurendor? Qualcuno che possa investigare e farci avere notizie al più presto?> <Qualcuno c'è... anche se non proprio ad Aurendor, e ha già i contatti giusti... solo non so...> stupita dalla sua indecisione Sinafhin lo guardò poi ebbe un improvvisa intuizione <Oh...Ananake... > rassegnato Allhaeron na Faes annuì, poi con una scrollata mentale <Avrei preferito non coinvolgerla ma è troppo importante...le manderò un richiamo insieme ad un aiuto che la tenga fuori dai guai > proseguì lasciando la sala e i consiglieri che ancora discutevano e avviandosi verso la sua casa riflettendo su ciò che doveva essere fatto.