Il Rito- Parte II

Tutto era ormai pronto per dare inizio al rito.
Dopo una lunga sequenza di preparativi, l'accurata scelta di coloro che ne avrebbero preso parte e la divisione di ruoli e compiti, Isil, Fairon, Guntram, Ananake, True e la Regina Nymeria si ritrovarono tutti lì, al centro della radura, pronti a compiere qualcosa che avrebbe, per un tempo indefinito, alterato l'Equilibrio tra il mondo dei morti e quello dei vivi. Era questa la principale preoccupazione di Isil, la paura che una volta avvenuta, l'alterazione sarebbe stata permanente, aggiungendosi alle innumerevoli crepe che percepiva si stavano lentamente ma inesorabilmente aprendo nella struttura, solida e ben custodita dai Guardiani Celesti nel corso dei millenni, dell'Equilibrio. E questo sarebbe stato immensamente più grave della fuga dell'anima di qualche morto, se mai qualcuno fosse riuscito ad eludere le maglie di Influssi intessuti da Isil a separazione dei due mondi.
Ci avrebbe comunque pensato dopo. Non era quello il momento.
Era molto più importante, adesso, compiere il rito nel più breve tempo possibile e riuscire a carpire quante più informazioni da Alinor in modo da comprendere come far proseguire la missione.
Un passo alla volta, si disse Isil osservando Ananake e gli altri compagni mentre si preparavano al loro difficile compito di Custodi e mentre attendevano il ritorno di James con il corpo di Alinor...

Ananake guardò con occhio critico i preparativi fatti, studiandoli e cercando in essi un eventuale errore che arebbe portato al disastro, non trovandone si rilassò con un sorriso soddisfatto, poi soppesò con sguardo altrettanto critico coloro che avrebbero dovuto ergersi a Custodi per vigilare e proteggere il cerchio. Tutto era ormai pronto, una volta che ilcorpo fosse stato messo nel cerchio lo avrebbe chiuso ed insieme ad Isil avrebbe proceduto al richiamo dello spirito per porgergli le loro domande.
Isil, presto il corpo sarà qui e noi dovremo procedere, volgiamo parlare in anticipo delle domande che volete siano rivolte? Credo che la prima cosa che vogliate sapere e se fosse riuscito ad avere ciò che state cercando, e poi chi l'abbia ucciso, qualcos'altro? Non potremo fare troppe domande, e non credo che ci dirà subito la verità, non è facile conversare con gli spiriti tendono ad essere criptici ed ingannevoli. Voi Vs. maestà e voi cavaliere avete qualche altra domanda?

Guntram colse l'occasione al volo

"Io ho sempre voluto sapere se nell'Abisso fa tanto caldo o tanto freddo... sai... al più presto voglio proprio fare un bel viaggio nell'aldilà e come dico sempre "se vuoi intraprendere un luuuuuungooooo viaggio è sempre bene sapere che clima ti devi aspettare quando arrivi"

Il kender si sfregò le mani sovraeccitato all'idea di stare per parlare con un nonmorto.

" che poi non ho mai capito perchè li chiamano nonmorti... a me sembra più appropriato nonvivi... del resto morti lo sono di sicuro..."

Pensieroso il kender si sistemo in circolo insieme agli altri custodi

"Se lo sapesse mio cugino Arlie... io custode del nonmorto... lui al massimo può aspirare a diventare guardiano del cimitero..."

Certo, si potrebbe provare, ma la regina deve far parte dei custodi, potremo posizionarla in modo che sia visibile, ma non potrà intervenire di persona, saremo noi due a dover sostenere questa piacevole conversazione. Mia signora avete qualche domanda particolare? chiese rivolgendosi alla regina e cercando di non farsi distrare dal kender, anche se le sue domande l'avevano fatta sghignazzare

Nymeria ascoltava interessata tutta la conversazione intercorsa tra le sue donne °°°ma che caratterino tutte e due°°° si ritrovò tra i pensieri anche quest'ultimo ma badò bene a tenere il tutto per se stessa.
Nel vortice di pensieri che delineavano il suo stato d'animo attuale c'era anche la sorpresa per ritrovarsi nuovamente alle prese con un qualcosa di simile ad una resurrezione...già una volta aveva provato sulla sua pelle i poteri arcani e ultraterrenti di quel tipo di attività, era come se qualcosa penetrasse dentro e portasse via parte dell'anima.. perché comunque qualcosa di tuo lo devi cedere per poter ottenere qualcosa!!!
Nervosa quindi era Nymeria ma era anche la regina e se non si mostrava lei forte prima di tutti come avrebbe mai potuto continuare a governare su Aurendor.

"Da quanto ho capito, io dovrò suggerirvi le domande da porre al povero Alinor e voi poi lo interrogherete.. dovranno essere coincise e dirette e soprattutto poche altrimenti tutto potrebbe finire senza ottenere risposte veritiere... mumble si, va bene. Dobbiamo sapere chi l'ha ucciso anche se io credo che assassino e ladro dell'oggetto che portava siano due persone diverse... secondo me l'assassino è colui che non ha trovato addosso ad Alinor ciò che cercava!!!!..voglio sapere dove aveva trovato l'oggetto e soprattutto la sua descrizione!!"
Si, dobbiamo sapere a cosa andremo incontro!!!! Un brivido percosse Nymeria... ancora un cerchio e stavolta avrebbe potuto decretare la fine di qualcuno.....

Bene mia signora, quindi la prima cosa che dovremo chiedergli è la descrizione dell'oggetto che aveva trovato e dove, poi dovremo cercare di scoprire chi l'ha ucciso e perchè. Non so forse l'idea che venga fatta giustizia potrebbe spingerlo ad aiutarci un pò di più, chi è trapassato da poco e in modo violento reagisce ancora a questo tipo di argomenti, si potrebbe fare...

Isil fece un cenno di assenso rivolto alla sua Regina e Fifinia.
Non farò nessuna domanda ad Alinor...rischierei di deviare la mia attenzione dagli intrecci degli Influssi... inoltre devo essere pronta a concentrarmi sui Simboli Proibiti nel caso in cui le cose cominciassero a sfuggire al nostro controllo...Alinor potrebbe distrarmi da tutto questo...no è bene che sia Ananake a gestire la conversazione con Alinor...sembra sapere molto bene cosa fare...

Riguardo le domande, mi trovo in pieno accordo con la Regina. Ananake, Bambina, Alinor è tutto vostro...

Pronunciò questa frase cercando di sdrammatizzare la tensione del momento, ma il tono con cui l'aveva pronunciata strideva con l'intensità dell'espressione del suo viso.

Una folata di vento gelido le preannunciò l'imminente arrivo di James...

Dopo la sua improvvisa quanto inspiegabile sparizione lo gnomo fece ritorno alla compagnia e si fermò in lontananza per assistere allo spettacolo. Ormai era da un pò che li osservava

Sono dei folli, non pensavo si arrischiassero a fare qualcosa di tanto pericoloso. Non credo che resisterò a lungo, sento che una noia mortale si sta impadronendo di me... HE HE HE

Sotto il viso coperto Mixer sbuffò e si mise a riflettere

Non sopporto quelli che fanno tornare in vita i cadaveri...mi complicano il lavoro

Elil sollevò la testa e rimase in ascolto.
Non si era sbagliata, conosceva bene quel formicolio ala nuca: magia. Era nell'aria, nella terra, ovunque. Si trattava di una magia potente, pericolosa, proibita.
Solo qualcuno di abile poteva essere in grado di gestire quella forza.

Mi auguro che costui possegga la forza sufficiente a compiere questo incantesimo, pensò.

Non aveva tempo per occuparsene.
Si riparò il viso dalla polvere che si sollevò alla chiusura della botola davanti a sè.
Non aveva ancora trovato niente, ma non si perse d'animo.
Sapeva che ciò che cercava si trovava lì, nell'antica casa abbandonata della sua famiglia.

Seguendo Fidelius, James raggiunse gli altri che erano ormai pronti per far "rivivere" Alinor. Recuperarlo non era stato particolarmente piacevole per il cacciatore di taglie, ma la vista di Isil lo rallegrò.
Ecco qua il cadavere, come concordato. È tutto vostro. Procedete pure con... Insomma, quello che dovete fare.
Si scostò un poco e diede una carezza a Fidelius. Grazie, gatto.

La compagnia è dunque completa...possiamo davvero dare inizio al rito...

Mentre osservava James, finalmente giunto alla radura, nei momenti carichi di tensione immediatamente precedenti l'inizio del rito Isil non potè fare a meno di ripensare al passato e al momento in cui si era unita a quello strano gruppo. Quanto tempo era passato? Le sembrava di esserne stata parte da sempre, di conoscerne i membri uno per uno, le loro facce indelebilmente impresse nella sua mente. E' vero che la maggior parte delle persone che componevano la Compagnia erano insieme già molto tempo prima che lei arrivasse, ma adesso sentiva che non era più così importante. In quel momento ogni vaga distanza da ciascuna di esse, se mai era esistita, sembrava essersi completamente annullata. La missione che aveva intrapreso era diventata una priorità così come lo era quel gruppo, inizialmente vissuto con un pò di diffidenza e curiosità. Adesso se ne sentiva davvero parte integrante e non avrebbe permesso a nessuno di scioglierlo o di ostacolare la missione.
L'avrebbe difeso a tutti i costi.

Ad alta voce, rivolta a tutti, disse

Che ne dite? Ci mettiamo a lavoro?

Il kender tese le mani verso i suoi compagni in modo da comporre il circolo dei custodi che avrebbe protetto gli esecutori materiali del rito di evocazione.
I compagni diffidenti lo guardarono di sottecchi.
Guntram rispose stupito: "...non crederete mica che mi metto a fare certi giochetti in un momento come questo... state tranquilli... lo giuro... mano sul cuore!"

Quando finalmente i compagni ancora timorosi che il piccolo kender potesse in quanche modo depredarli si decisero a porgergli la mano Guntram si volto verso Isil, ammiccando: "siamo pronti a vederne delle belle!
...
...
...
... e non dimenticare di chiedere del tempo atmosferico nell'Abisso!"

Dopo un attimo di esitazione alla vista del Kender con la manina protesa verso di lei, Nymeria procede ad accoglierla tra le sue e a stringerla con forza....

E sia!!!!!

Aveva notato lo sguardo determinato di Isil che l'aveva confortata. °°°ma io saprò affrontare ciò che mi verrà chiesto?°°°

Sorridendo al Kender e quasi invidiandolo per la capacità di sdrammatizzare anche in un momento di tensione assoluta come quella si sorprese a dare man forte al piccoletto:

Tempo atmosferico?!!??! Ma no, ma no.... chiediamo se è possibile farci una vacanza... magari troviamo il modo per andare su una luna...come in una delle storie dei tuoi parenti

Nel sentire il kender e la regina Ananake piego le labbra in un sorriso divertito sentendo la tensione che le contraeva le spalle allentarsi leggermente, quindi più rilassata rispose con un cenno ad Isil, e vedendo che lei procedeva nel porre i sigilli si concentrò sul corpo di Alinor posizionandolo al centro del cerchio e creando intorno a lui i vincoli e le rune di evocazione necessarie. Lentamente e cantinelando nella sua lingua iniziò a girare intorno al corpo creando una runa in ogni punto cardinale evocando la loro protezione e sentendo l'aria farsi più gelida ad ogni passo, rendendo il suo respiro visibile nell'aria della notte.
Al termine del primo giro le rune presero a brillare leggermente, aumentando il loro lucore ad ogni altro giro, creando fra loro sottili linee di potere bluastre illuminando il corpo livido di Alinor e gettando ombre sui volti dei presenti. Alla fine del sesto giro Ananake si posizionò di fronte al corpo e con un gesto secco e una frase elevò i rombi di protezione che da ogni punto cardinale si elevarono intersecandosi fra di loro, e lentamente il corpo iniziò a sollevarsi seguendo il lento movimento delle mani della maga. Quando fu certa che fosse perfettamente al centro in ogni sua parte interruppe il movimento e con un altra parola lo incatenò nell'aria di fronte a lei.

Ananake guardò con occhio critico il lavoro da lei compiuto saggiando con lo sguardo la forza delle linee di potere create, in un angolo remoto del cervello sentiva il potere di Isil che si levava e doveva fare forza su stessa, ringraziando mentalmente di avere posto delle barriere nella sua mente che le impedivano di assorbire il sapere dell'incantesimo, anche se sapeva che parte avrebbe fatto parte comunque del suo sapere da quel momento in poi.
Sentendo che l'aria si faceva sempre più gelida e che il momento era quasi arrivato studiò il corpo posto di fronte a lei, vedendo che lentamente andava ricoprendosi di uno strato sottile di ghiaccio rendendo la pelle ancora più livida e spettrale.
Quando fu certa che il corpo ne fosse del tutto ricoperto comiciò a parlare, lentamente con voce decisa:
Alinor, figlio di Samuel,rispondi al richiamo di Ananake figlia di Gandorfiel, in nome di Solynae ti ordino di tornare nel tuo corpo per rispondere alle mie domande
Tre volte ripetè la sua invocazione e alla fine vide un tremolio partire dalle palpebre, in silenzio attese finchè non si aprirono di scatto, rivelando le orbite infossate nelle cui profondità brillava il buio assoluto. Sentendosi scrutare da quel vuoto sentì freddo nell'anima ma rimase ferma al suo posto incrociò saldamente il suo sguardo.

Dopo aver usato Influssi di Suono e Terra per isolare la piccola radura da orecchie e sguardi esterni, Isil iniziò a richiamare alla sua mente i Simboli per usare Influssi di Etere intrecciandoli con quelli di Energia per creare il varco e posizionare al meglio la barriera che avrebbe dovuto- era la sua idea- mantenere i morti nel loro mondo ed evitare fughe pericolose nel mondo dei vivi. Non era facile mantenere salda la barriera, poichè l'instabilità nella struttura dell'Equilibrio produceva strane vibrazioni che si riflettevano sugli Influssi, instabili e tremolanti a loro volta. Quando decise che la barriera era sufficientemente salda e senza punti deboli cui potersi appigliare, Isil potè osservare cosa aveva davanti. La desolazione di quel mondo oscuro, affogato in una nebbia grigiasta e avvolgente ma punteggiato quà e là da scheletri di strana vegetazione, che riusciva a vedere o, meglio a percepire, mentre manteneva la barriera, le provocò i brividi, anche se non capì se era uno scherzo della sua mente tesa o se era realmente una sensazione fisica. Rabbrividì, ma l'improvvisa vaghezza di qualcosa che pensava fosse un movimento ai margini della sua visuale, la indusse a richiamare tutti i Simboli, in modo da poter operare con tutti gli Influssi e mettersi al sicuro da ogni rischio. Realmente, non sapeva cosa aspettarsi, soprattutto nelle condizioni in cui era l'Equilibrio e non voleva trovarsi nella situazione di ricorrere istintivamente ai Simboli Proibiti e agli Influssi Oscuri, come poteva capitarle se si fosse fatta cogliere impreparata, impaurita o infuriata. Senza contare che, sebbene Ananake fosse protetta dalla terribile e incomprensibile furia degli Influssi dei Celesti, ciò sarebbe stato devastante per lei. Tremò per un istante a quel pensiero. Controllo. La presa sugli Influssi che generavano la barriera vacillò, ma solo per un istante. Controllo e calma. La barriera reggeva perfettamente e il suo controllo sugli Influssi era assolutamente normale...accademico, pensò, permettendosi anche un breve sorriso. Nessuna ombra o altro in vista. Sentì una litania provenire da Ananake e, subito dopo, in lontananza intravide un increspatura in quella nebbia oscura che lentamente prendeva forma e si avvicinava. La Bambina era davvero coraggiosa e molto capace con quegli strani incantesimi, solo un pò troppo desiderosa di "apprendere" il Potere altrui. Isil pensò che, in fondo, non le sarebbe rimasta che una vaga eco del suo Potere (ed era un bene se voleva evitare la follia o la perdita delle normali facoltà mentali)...e, probablmente, un piccolo mal di testa, se tutto fosse andato come doveva.
Rafforzò la barriera con Influssi di Ghiaccio e attese. Tutto si sarebbe svolto nel breve giro di pochi minuti.

Gli occhi si spalancarono e si abbassarono a cercare la fredda figura del pugnale che gli sbucava dal ventre. Il sangue iniziava a colare in uno scuro color vermiglio e tale era lo stupore che Mixer non avvertiva alcun dolore.

Ancor prima di capacitarsi di ciò che stava accadendo lo gnomo si accasciò, in silenzio, nell'ombra, solo... come aveva sempre vissuto.

Nessuno notò l'avvenimento, erano tutti troppo presi dal rito. Ormai dello gnomo scorbutico non rimaneva che il corpicino senza vita. Evidentemente Mixer non era l'unico che li osservava di nascosto, e una volta che la cerimonia fosse finita anche gli altri se ne sarebbero accorti trovandolo lì con le labbra aperte, ma senza più il fiato per ribattere.