Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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La storia del ragazzo

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2010 11:22
06/08/2010 23:38
 
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Le assi di legno dei gradini scricchiolavano allegramente sotto i passi veloci del ragazzo, che non vedeva l'ora di poter finalmente raccontare a qualcuno la sua triste storia.
Noxir, però, non la pensava al suo stesso modo. Sei proprio sicuro di voler raccontare loro la nostra storia?
Ma certo! Gli rispose subito Nexim.
Ma non li conosciamo nemmeno! Replicò il drago. Chi ci dice che non siano anche loro al servizio di Randall?!
Ma se sei stato tu a portarci qui! E poi, nè io nè te abbiamo sentito nulla di negativo provenire da loro!
A un mago abile basta un piccolo incantesimo per nascondere le inclinazioni dell'animo.
Nexim sbuffò. Che noia che sei! Se fossero davvero al servizio di Randall, non credi che ci avrebbero già fatto fuori da un pezzo?!
Anche questo è vero, Ammise Noxir. però...
Niente però! Ora taci e lascia fare a me! Ok?
E va bene, poi però se finiamo male non dare la colpa a me!

Una volta arrivato in cima alla scale, il ragazzo aprì la prima porta che vide e si fece da parte perché gli altri potessero entrare e sistemarsi.
08/08/2010 18:57
 
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** Isil della congrega dei celesti **
Dopo lo sconquasso causato alla locanda, il locandiere, un omino magro e leggermente ricurvo con occhietti sospettosi, ma fortemente impaurito, non si era mostrato molto disponibile a concedere una stanza alla stravagante (e oltremodo dannosa) combriccola. Isil aveva, perciò, deciso di ricorrere a una breve Coercizione con Influssi di Spirito, per "convincerlo" a dagliene una.
Alla fine, si erano ritrovati in una stanzetta piccola, arredata in modo sobrio e dicretamente pulita, con una finestra che dava su un vicoletto e delle tende pesanti. Un letto semplice con una coperta di lana grezza spessa, un comodino di legno basso con una candela appoggiata, un cassapanca e un tavolino addossato a un muro leggermente crepato costituivano lo spartano arredamento della stanza, ma per quello che avrebbero dovuto fare nell'immediato futuro era più che sufficiente.
Lisciando le strette brache che indossava, Isil si sedette sul letto, attese che anche gli altri avessero trovato una loro collocazione e fissò il nuovo arrivato:
Bene, Bambino, puoi cominciare...
[SM=g27987]



"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

14/08/2010 22:11
 
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Il "Bambino" detto per la terza volta fu l'ultima goccia per Noxir, il drago dentro al ragazzo, ed è cosa nota che quando un drago si arrabbia diventa pericoloso.
E in quel momento, l'intera compagnia potè assistere a un evento straordinario: un drago in miniatura, semitrasparente, alto più o meno quanto il ragazzo, uscì dal corpo di quest'ultimo. Una volta fuori, esso prese colore, così che tutti poterono lo poterono vedere.
Era un drago davvero bello e maestoso, ricoperto di scintillanti squame dorate, le zampe muscolose, gli artigli lunghi e neri, e infine gli occhi, uno verde e l'altro azzurro.
Appena fu uscito, approfittò dello stupore generale per balzare davanti a Isil, e ruggirle in faccia: Senti un po', Guardiana delle mie zampe, non azzardarti più a chiamare lui, e quindi me, in quel modo, se non vuoi che la tua cara Congrega perda un membro!
Nexim, appena si fu ripreso dalla sorpresa, urlò con tutto il fiato che aveva: Che stai facendo?! Torna subito dentro di me!
Noxir lo ignorò e rimase a fissare Isil, allora il ragazzo, temendo reazioni istintive di auto-difesa da parte di Isil e dei suoi comagni, allungò le braccia verso il drago d'oro, il quale fu avvolto da delle catene spirituali che lo immobilizzarono e lo costrinsero a ritornare dentro il corpo del ragazzo.
Tutto questo, però, fu visto solo dagli occhi di Nexim e di Isil, gli unici capaci di vedere e usare la magia, mentre il resto della compagnia vide solamente il drago dorato sparire com'era apparso.
19/08/2010 10:33
 
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** Isil della congrega dei celesti **
Mmm e quello cosa sarebbe? Un drago? Davvero singolare...sono proprio curiosa di conoscere la storia di questo ragazzo, potrei arricchire i miei studi alla Congrega relativi alle varie entità magiche che popolano il Regno...ma se continua a essere così insolente potrei prendere in considerazione l'idea di farmi una bella sacca nuova con la sua pelle, visto che la mia è un pò vecchia...

Isil sorrise, sollevò il sopracciglio non appena il curioso drago smise di sbraitare, accavallò le gambe e appoggiò le mani dietro, mettendosi comoda.

E allora, miei giovani amici? Sto aspettando...
[SM=g27987]



"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

19/08/2010 13:06
 
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Nexim sorrise imbarazzato, perché gli sarebbe piaciuto che Noxir uscisse proprio quando si stava parlando di lui, ma oramai era troppo tardi.
Il ragazzo si portò la mani dietro la schiena e disse:
Ehm... dunque... direi che a questo punto non è più necessario che vi tenga nascosto Noxir, vero? Detto questo, ancora prima che Nexim disse al suo drago di uscire, quest'ultimo balzò fuori dal suo corpo e, dopo essersi dato una bella stiracchiata, disse: Era ora! Finalmente posso uscire! Dentro di te sarà anche comodo, ma quando è troppo è troppo!
Il ragazzo riprese: Vi presento Noxir, il drago a cui sono stato legato da un incantesimo incompleto.
Noxir cominciò subito a fissare a uno a uno tutti i membri della compagnia con i suoi occhi penetranti, soffermandosi in particolar modo su Isil, davanti alla quale emise un basso ringhio e dalle narici gli uscì uno sbuffo di fumo.
L'ultimo che Noxir fissò fu il kender, davanti al quale pensò: Umm... questo qui mi sembra uno spuntino molto gustoso...
Nexim, spaventato da ciò che sarebbe potuto accadere, lo minacciò: Se ti azzardi a toccarlo ti chiudo dentro di me per il resto della nostra vita!
Era uno scherzo, mica me lo mangio veramente! Ho solo detto come mi sembrava.
Detto questo, Noxir si distese nel mezzo delle stanza, rivolto verso Isil, appoggiando la testa sulle zampe.
20/08/2010 12:07
 
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** Isil della congrega dei celesti **
Che significa un incantesimo incompleto? A cosa avrebbe dovuto portare questo incantesimo se fosse stato completato? E cosa ti ha spinto a venire fin qui?

Isil si rese conto che aveva milioni di domande, ma si limitò per non sembrare troppo invadente nei confronti del ragazzo e, nello stesso tempo, cercare di ottenere quante più informazioni fosse possibile.
Fissò il suo sguardo sul ragazzo e attese, nella speranza di riuscire a cavare qualcosa di più da quella strana situazione.
[SM=g27987]



"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)

20/08/2010 13:31
 
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Non ti preoccupare, Isil. Vi racconterò tutto. Le rispose il ragazzo. Almeno tutto ciò che mi ricordo, perché quando sono stato legato a Noxir la mia memoria è stata cancellata. Mi ricordo solo il giorno in cui un esercito di cavalieri neri assaltò il villaggio dove abitavo. Fu una catastrofe, alla fine della quale venimmo tutti incatenati e portati a un vicino castello da tempo abbandonato. Lì, gli adulti vennero resi in schiavitù e messi insieme ad altri ai lavori forzati, mentre i bambini (tra cui c'ero anch'io visto che a quel tempo avevo si e no 10 anni) vennero scortati fino a una sala dove li attendeva il nuovo padrone del castello, un demone più malvagio di quanto possiate immaginare. Il suo nome era... Randall, Randall Flag.
03/09/2010 11:54
 
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**Ananake la rubaincantesimi **
Avvolta su se stessa per terra Ananake ascoltava la storia del ragazzo, cercando di non mostrare troppo interesse per l'incantesimo che aveva portato quella magnifica creatura a rimanere imprigionata nel corpo di un semplice mortale, sentendo la rabbia crescere al pensiero come anche la preoccupazione perchè quella storia gli ricordava troppo antiche storie proibite e quasi dimenticate del tempo precedente a Ellendil. Cercando di rilassarsi e di liberare la mente per poter inviare una richiesta al Consiglio a casa, appoggiò il mento sulle mani e attese una risposta senza levare gli occhi da quello strano connubio
[Modificato da Fifinia 03/09/2010 11:56]
03/09/2010 16:44
 
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"Randall Flag?"
Quel nome le era fin troppo familiare.
Annabeth si fermò nel bel mezzo del corridoio davanti alla porta di legno chiusa e il suo istinto le disse di ascoltare senza lasciarsi sfuggire neanche una parola. Non commise l'errore di accostare il suo orecchio alla porta chiusa, o peggio al muro della stanza accanto, ma tentò un sistema che già aveva funzionato in passato.
Frugò nella tasca del suo completo da ranger verde scuro e tirò fuori un topolino bianco che stava in posizione eretta sulle zampette posteriori.
Annabeth portò il dito indice della mano libera alla bocca, poi scostò una ciocca di capelli mostrando l'orecchio per far capire al topolino che avrebbe dovuto ascoltare le persone nella stanza senza farsi vedere.
"Mi fido di te piccolino" pensò sperando che il topolino l'ascoltasse. Il musetto dell'animale si abbassò sulle zampe anteriori accarezzandole il palmo della mano col nasetto rosa, poi balzò a terra ed entrò nella stanza passando per un buco che collegava il corridoio e la stanza.
La ranger umana ricordò che quando le locande erano poco lussuose incontrava spesso gente strana ma incredibilmente interessante e si lasciò sfuggire un sorriso.
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La-Dee-Daa
03/09/2010 17:01
 
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L'intero gruppo ebbe un sussulto a quel nome, quindi il ragazzo attese un momento, ma proprio quando fu sul punto di riprendere, Noxir si alzò di scatto e balzò davanti alla porta.
Nexim si volse verso di lui. Ma che accidenti fai?
Per tutta risposta, il drago dorato alzò la testa e la mosse in modo che tutti notassero la piccola codina di topo che gli usciva dalla bocca, e una volta che fu certo che tutti avessero visto, la mandò giù. Umm... buono questo topolino bianco! Era bello grasso!
Io scoppiai a ridere. [SM=x1263969]
03/09/2010 17:10
 
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Il contatto con l'animaletto sparì e Anna, che si trovava tre stanze più in là rispetto agli altri viaggiatori, imprecò mentalmente ricordando il lato negativo delle locande scadenti: i gatti.
Scrollò le spalle iniziando a pensare a un altro modo per origliare.

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La-Dee-Daa
03/09/2010 17:31
 
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Aspetta un momento, fai silenzio. Disse Noxir a un certo punto, voltandosi verso la porta.
Il ragazzo obbedì e smise di ridere. Cosa c'è? Chiese sottovoce al suo drago.
Noxir rimase un momento in ascolto, dopodiché rispose mentalmente: Ancora non lo so, però quando ho mangiato quel topo mi è sembrato di captare un collegamento tra la sua mente e quella di un'altra persona, che lo usava per ascoltarci.
Un ondata di paura investì il ragazzo. Oh cavolo! E sei riuscito a capire dov'era quest'altra persona?!
Ci sono quasi, dammi un momento. Il drago dorato chiuse gli occhi e si concetrò. Li riaprì dopo un attimo, aprì la porta con la zampa e disse: A destra, terza porta.
Il ragazzo scattò in piedi, fece apparire la sua spada Etaria nella mano destra e si precipitò verso la stanza detta, con Noxir che lo seguiva a ruota.
[Modificato da Nexim_cuore_di_drago 03/09/2010 18:51]
03/09/2010 18:17
 
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Guntram balzò in piedi quando vide la reazione di Nexim...

"Sai che potremmo fare un sacco di soldi derattizzando case e locali... sembra proprio che Noxir abbia un talento naturale, ti propongo di diventare soci... già immagino la folla dietro la porta per garantirsi i nostri servigi!"

Il kender alzò in aria il suo hoopak "seguiamo il drago, la caccia al topo ha inizio, mi raccomando ognuno conservi le code dei roditori così alla fine stabiliamo chi ha vinto e che cosa!"

Detto ciò anche Guntram uscì correndo dalla stanza alle calcagna di Nexim e del drago dorato.

[Modificato da Guntram 03/09/2010 18:25]




Il mio mondo vive di sogni...
...e sta morendo di realtà.
03/09/2010 19:12
 
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- Oh mamma -
Sparire, sparire, anzi sparire subito.
- Ricorda il manuale idiota! - si ripeté mentalmente. Sprangò subito la porta con tutto ciò che trovò a portata di mano nella stanza quasi spoglia, poi cercò una via di fuga rapida.
Porta? No, sarebbero venuti da lì.
Buchi? No, non sapeva ancora trasformarmi in topo lei stessa.
La finestra!
Prese rapidamente la borsa di pelle dalla sedia e saltò sulla veranda, ma prima di andarsene prese da un sacchetto una manciata di sabbia che sparse sul pavimento soffiandoci sopra. La sabbia iniziò ingigantirsi e a prendere forma.
Annabeth accennò un sorriso prima di saltare sull'albero di fronte alla finestra, poi balzò da un ramo all'altro fino a toccare di nuovo il solido terreno erboso.
Quanto era distante dalla locanda adesso?
La ranger si appiattì contro un albero e si sporse di poco per contare la distanza: circa mezzo chilometro, era sempre stata molto veloce nella corsa.
Sperò solo che l'orso magico che aveva creato con la sabbia non avrebbe dato troppi problemi a quel tipo che aveva mangiato il suo topolino (Beh, dopotutto era un incantesimo che solitamente durava un paio di minuti scarsi), era troppo curiosa di sapere chi fosse quel ragazzo e perché conoscesse Randall Flag.
Una mela le cadde sulla testa.
- Ahi -
Ironicamente la mela le ricordò che doveva allontanarsi alla svelta e mantenere le distanze almeno per un po', perciò prese subito la mela che era caduta a terra e riprese a correre e tra un morso e un altro.

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La-Dee-Daa
03/09/2010 19:56
 
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Lo sparuto gruppo di cacciatori di topi (almeno secondo le intenzioni del kender) giunse dinnanzi alla porta chiusa che conduceva alla stanza che fino a pochi istanti prima era stata occupata dalla ranger.
Guntram era già pronto a mostrare le sue abilità nell'arte dello scassinare serrature quando un violento bramire proveniente da oltre la porta arrestò il suo agire per alcuni secondi.

Il kender guardò il ragazzo negli occhi e deglutendo tornò al suo lavoro "belli grossi i ratti in questa locanda, ricordami di protestare con il proprietario!"

La serratura finalmente scatto sotto la pressione esercitata dalle agili dita del piccolo kender.




Il mio mondo vive di sogni...
...e sta morendo di realtà.
03/09/2010 20:39
 
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Nexim spalancò la porta della stanza con un calcio, puntò la spada davanti a sè e gridò: Fermo dove sei! Ora tu verrai con noi e dovrai dirci... Si interuppe, abbassò la spada e sgranò gli occhi. Ma che cavolo... da dove salta fuori questo?!?!?!
Davanti al ragazzo non c'era una persona, come si aspettava, bensì un orso grande e grosso, come quelli che ogni tanto si scorgono nel bel mezzo di una foresta.
Ma qui siamo nel bel mezzo di una città! Esclamò il ragazzo, e dopo, rivolgendosi a Noxir: Mi sbaglio o avevi detto che era una PERSONA?!
Non ti sbagli. Gli rispose calmo il drago dorato.
E quel bestione lì ti pare una persona?!
No, e non mi pare nemmeno un orso.
Eh?!
Non è un orso vero, è solo un invocazione fatta di magia. E a evocarlo è stata la persona che c'era qui fino a un momento fa.
Nexim stava per fare un'altra domanda, ma l'orso ringhiò e si avventò su di lui.
Il ragazzo non si fece cogliere alla sprovvista. Veloce come un lampo, puntò la spada verso l'orso, la lasciò andare, ed essa schizzò verso il petto dell'orso, trapassandolo.
L'orso si trasformò in polvere.
La spada non aveva rotto la finestra dietro l'orso, perché quest'ultima era aperta. La spada ora era sospesa a mezz'aria, a qualche metro dal davanzale, e a un cenno del ragazzo, essa tornò in mano al suo proprietario, che la fece sparire.
Nexim rimase un momento a fissare la polvere sparsa sul pavimento, dopodiché i suoi occhi si spostarono sulla finestra.
Ecco da dove è scappato...
Euh... a proposito, Intervenne Noxir. era una donna.
Vabbé, non cambia niente. Sbuffò Nexim. Ciò che conta è ciò che ha sentito. E se in più era una spia di Randall... Per sfogare la rabbia, gli sarebbe tanto piaciuto mettere a fuoco l'intera locanda. Ma visto che non poteva, si limitò a dare un pugno allo stipite della porta.
Fu allora che si accorse che c'era qualcosa sul davanzale. Facendo attenzione a non pestare la polvere sul pavimento, si avvicinò alla finestra, e lì vide un sacchetto.
Umm... chissà, forse potrebbe tornarci utile. Pensò Nexim, e già l'aria si muoveva per radunare ogni singolo granello in un mucchietto a forma di cono, che poi si alzò da terra per andare posarsi dentro al sacchetto.
04/09/2010 17:17
 
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** Isil della congrega dei celesti **
Nel giro di pochi battiti d'ali di una farfalla, Isil si ritrovò completamente sola nella piccola stanza della locanda. Erano tutti andati a inseguire qualcosa...o qualcuno. E pensare che lo scompiglio era iniziato con...un topolino.
Si portò una mano alla fronte
e addio alla riservatezza, al non dare troppo nell'occhio, alla segretezza della missione, al non combinare guai, al non farsi inseguire e al non fare troppi danni...
Sconsolata, si alzò dalla traballante branda e si accostò alla finestra. La confusione che si era scatenata subito dopo le parole di Nexim non le aveva lasciato il tempo di riflettere, ma quewl nome, Randall Flagg, era tornato prepotentemente ad affacciarsi alla sua mente.
Grazie ai contatti che manteneva con la Congraga ad Aurendor, aveva appreso che forze oscure erano al lavoro per rompere l'Equilubrio e scatenare il Caos, confondendo i confini tra le Forze Celesti e le Forze Oscure, annullando la distinzione tra Bene e Male. La Regina Nymeria ne era a conoscenza; alcune notizie erano giunte perfino a Mellonath, dove gli abitanti avevano riferito di corvi svolazzanti sopra la città a presagire il dolore e la morte, sussurrando il nome di Randall Flagg.
Isil si morse le labbra: presa dalla frenesia della loro ricerca, non aveva dato il giusto peso a quelle informazioni, considerandole sciocche superstizioni di popolani impressionati e impauriti.
Il racconto di Nexim, ora, assumeva un valore ancora maggiore: avrebbero potuto raccogliere nuove informazioni su Flagg grazie al ragazzo.
Attese che il trambusto si concludesse e tutti rientrassero in stanza.



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04/09/2010 17:37
 
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- Ci ha messo meno tempo di quanto mi aspettassi - commentò Annabeth sentendo che l'incantesimo della sabbia magica era finito. Evidentemente aveva a che fare con gente piuttosto potente e questo la spinse ancor di più a indagare.
Si era allontanata abbastanza, però in ogni caso doveva trovare il modo di continuare ad ascoltare la loro conversazione così cominciò a pensare a un animale ancora più semplice di un topolino.
Inspirò profondamente ritrovando la calma persa per via della corsa, poi percorse qualche centinaio di metri fino a ritornare in prossimità della locanda ma senza avvicinarsi troppo, non voleva rischiare di essere scoperta di nuovo.
Si appoggiò a un albero con la spalla sospirando, poi alzò lo sguardo vedendo un ragnetto piccolissimo che anche un grande signore avrebbe ritrovato sotto il suo letto dopo un paio di settimane senza fare pulizie.
- Ciao piccolo - sussurrò al ragnetto facendogli l'occhiolino - ti va di aiutarmi ad ascoltare qualcuno? -
Il ragnetto balzò sul sul dito indice di Annabeth, poi arrivò sul prato e si diresse più velocemente che poteva alla locanda fino alla stanza dove Nexim e tutti gli altri viaggiatori erano riuniti a parlare, fermandosi appena fuori la finestra aperta.
Una postazione perfetta per ascoltare.
Le orecchiette del ragno iniziarono a sentire per Annabeth non appena i viaggiatori ricominciarono a parlare.
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La-Dee-Daa
04/09/2010 18:17
 
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Chiunque fosse stato a origliare, ora era lontano, e nessuno poteva farci niente.
Tornarono tutti nella stanza di prima, ansiosi di sentire il resto della storia del ragazzo.
Dopo essersi seduto e aver tirato un bel sospiro, Nexim riprese a raccontare: Dunque, dov'ero rimasto? Ah sì, l'incontro con Randall. Ebbene, dopo che ci ebbe squadrati uno a uno, ordinò alle guardie di rinchiuderci nei sotterranei. Noi bambini avevamo un trattamento ben diverso dagli altri prigionieri. In effetti, quelle in cui eravamo rinchiusi erano più delle camere che delle celle. Ci davano da mangiare tutti i giorni e alcuni giorni ci portavano delle grandi tinozze riempite d'acqua calda perché ci facessimo il bagno. Ma anche se eravamo trattati meglio degli altri, eravamo comunque dei prigionieri. Se qualcuno osava uscire dalla propria camera anche solo per un momento, veniva portato da Randall perché venisse da lui frustato.
Inoltre, a volte capitava che le gardie venissero in una delle camere, prendessero un bambino e lo portassero da qualche parte nel castello. Nessuno dei bambini prelevati in questo modo è mai stato visto tornare.
Il resto, quello che successe nei quttro anni che seguirono... non me lo ricordo. Ho solo un grande, gigantesco vuoto.
Però ricordo l'ultimo giorno, quello in cui scappai.
Quel giorno, la mattina presto, le guardie vennero nella mia stanza e mi ordinarono di seguirle.
Fui portato in quel luogo dove erano stati portati tutti i bambini prelevati prima di me, ovvero nel laboratorio di Randall.
05/09/2010 00:35
 
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Il ragazzo si concesse un bel respiro prima di cominciare a raccontare la prossima parte della sua storia, perché era quella in cui aveva imparato il vero significato delle parole "paura" e "dolore".
Bene, dunque, una volta nella stanza, Randall ordinò alle guardie di legarmi al muro, dopodiché Randall si mise davanti a me, con un libro aperto in mano e cominciò a dire delle cose in una lingua strana e... Il ragazzo si bloccò, con le lacrime agli occhi. Non ce la faceva proprio a continuare.
Noxir, che era disteso per terra accanto a lui, a quel punto disse: Da qui in poi vi racconterò io la nostra storia, Nexim non ce la fa più.
Il drago dorato strofinò il muso contro le gambe del ragazzo, cercando di calmarlo, dopodiché cominciò a raccontare: Randall non è semplicemente colui che mi ha evocato, lui è mio padre, è il mio creatore. Vedete, io non sono un drago "naturale", non sono uscito da un uovo come ogni altro drago a questo mondo, no. Io sono stato creato interamente per mezzo della magia. [SM=x1263934]
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