|
Il "Bambino" detto per la terza volta fu l'ultima goccia per Noxir, il drago dentro al ragazzo, ed è cosa nota che quando un drago si arrabbia diventa pericoloso.
E in quel momento, l'intera compagnia potè assistere a un evento straordinario: un drago in miniatura, semitrasparente, alto più o meno quanto il ragazzo, uscì dal corpo di quest'ultimo. Una volta fuori, esso prese colore, così che tutti poterono lo poterono vedere.
Era un drago davvero bello e maestoso, ricoperto di scintillanti squame dorate, le zampe muscolose, gli artigli lunghi e neri, e infine gli occhi, uno verde e l'altro azzurro.
Appena fu uscito, approfittò dello stupore generale per balzare davanti a Isil, e ruggirle in faccia: Senti un po', Guardiana delle mie zampe, non azzardarti più a chiamare lui, e quindi me, in quel modo, se non vuoi che la tua cara Congrega perda un membro!
Nexim, appena si fu ripreso dalla sorpresa, urlò con tutto il fiato che aveva: Che stai facendo?! Torna subito dentro di me!
Noxir lo ignorò e rimase a fissare Isil, allora il ragazzo, temendo reazioni istintive di auto-difesa da parte di Isil e dei suoi comagni, allungò le braccia verso il drago d'oro, il quale fu avvolto da delle catene spirituali che lo immobilizzarono e lo costrinsero a ritornare dentro il corpo del ragazzo.
Tutto questo, però, fu visto solo dagli occhi di Nexim e di Isil, gli unici capaci di vedere e usare la magia, mentre il resto della compagnia vide solamente il drago dorato sparire com'era apparso. |