stefanoventa, 18/04/2012 10.27:
Cice1989, 16/04/2012 13.58:
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C'è una cosa che non capisco negli ultimi due libri della saga di Earthsea, è il fatto che Ged ha perso completamente i suoi poteri. Secondo me è impossibile che un mago nato come lui non riesce più a compiere il più piccolo incantesimo e soprattutto che tutto ad un tratto si è dimenticato i nomi delle cose nel Vero Idioma dopo aver dedicato un'intera vita allo studio e alla ricerca di essi...voi che cosa ne pensate?
Riposta in spoiler :)
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Secondo me invece è una scelta molto bella perché permette di affrontare nuove tematiche e aggiungere sfaccettature al carattere di Ged. Inoltre non vedo perché dovrebbe essere impossibile, non è né la prima né l'ultima saga nella quale il potere magico può essere bruciato da qualche evento. Ora, l'ho letto molti anni fa quindi non ricordo i singoli passaggi, ma di fatto Ged si brucia affrontando un'ombra/demone che è intimamente legata ai suoi desideri più oscuri, ed è uno scontro tanto violento che è come se annichilisse se stesso, brucia tutto il suo potere e lo shock è come se lo consumasse e gli facesse perdere la memoria della magia. Volendo vederlo da un punto di vista fisiologico proprio perché è un mago nato può perdere quel talento a causa di un trauma, pensa alle persone che perdono la memoria a causa di un incidente o che non riescono a lavorare o a concentrarsi più bene dopo un esaurimento nervoso, il concetto è più o meno lo stesso.
Caro Stefano, ti ringrazio per la risposta.
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Hai ragione, Ged potrebbe avere avuto un trauma che gli ha causato la perdita della magia, non avevo pensato a questa possibilità. Però c'è un però...Innanzitutto Ged non ha perso i poteri nel primo libro quando si è misurato con l'Ombra. In questo scontro Ged è riuscito a trovare il coraggio e la forza di accettare dentro di se l'Ombra che non era altro che la parte più oscura della sua anima. Infatti, come afferma Ursula Le Guin, Ged attribuendo il suo stesso nome all'Ombra della sua morte si è reso integro e completo, nella sua totalità: un uomo che, conoscendo il suo vero Io, non può essere usato o posseduto da altri che da se stesso; e la cui vita pertanto è vissuta per amore della vita e non al servizio della rovina, del dolore, dell'odio o delle tenebre. Quindi in questo libro, il viaggio di Ged, è una metafora del viaggio interiore alla ricerca della Conoscenza. Invece, è alla fine del terzo libro che Ged ha utilizzato tutte le sue facoltà per chiudere definitivamente la porta che divide il regno dei vivi da quello dei defunti in modo da rendere nuovamente integro il mondo: in questa occasione Ged sacrificò tutta la sua magia. Come dici tu, potrebbe essere stato un evento così potente da aver provocato un trauma e una perdita di memoria ma sinceramente devo ammettere di avere ancora dei dubbi. Il fatto è che Ged non è una persona comune ma un Mago che possiede delle arti e dei poteri. Ma come si può ottenere il Potere se non attraverso la Conoscenza? secondo me la Conoscenza è una cosa eterna e una volta realizzata non la si dimentica mai. Un uomo potrebbe consumare tutte le sue energie ma non potrebbe mai dimenticarsi il suo vero Io. Sembra invece che Ged negli ultimi due libri abbia perso la sua identità riducendosi a un comune contadino lavapiatti; sono rimasta sconcertata quando il mago Pioppo ha catturato Tenar e Ged il quale ha subito i maltrattamenti passivamente senza trovare la minima energia per opporsi e se non fosse stato per il drago sarebbero periti entrambi. Inoltre, sempre negli ultimi due libri, sembra esserci una "forzatura" all'interno della storia, come se Ursula Le Guin volesse evidenziare la supremazia di Tenar. Io che sono una femmina ammetto l'importanza dell'equilibrio nel rapporto tra un uomo e una donna ma quando uno dei due perde la sua dignità la faccenda diventa triste. Infine, tornando al discorso della perdita dei poteri, devo ammettere di aver esagerato nell'affermare che è impossibile. Impossibile, invece, è dimenticarsi della Conoscenza, sopratutto una volta realizzato il nostro vero Sé. Ursula Le Guin come molti altri scrittori fantasy ha sicuramente studiato la tradizione magico-ermetica occidentale. Ho uno zio esperto di filosofia e tradizioni comparate e ho provato ad affrontare questo discorso insieme a lui. Purtroppo spesso è molto occupato e non abbiamo potuto parlare più di tanto. Egli mi ha citato la figura di Aleister Crowley, un mago realmente esistito che evocando una sorta di "demone" ha perso quasi del tutto le sue facoltà. Quindi pongo questa domanda al forum: c'è qualcuno che mi saprebbe dire se secondo la tradizione magico-ermetica occidentale un mago può perdere completamente i suoi poteri?
Grazie,
Cice
Beatrice : ged1989@virgilio.it
solo nel silenzio la parola,
solo nel buio la luce,
solo nel morire la vita:
glorioso il volo del falco
nel cielo vuoto
- La Creazione di Éa -
dal libro Il Mago di Earthsea
di Ursula K. Le Guin
[Modificato da ==Aredhel== 19/04/2012 16:13]