Compagni di fuga

-puoi anche calmarti. Non mordo mica- commentò la ranger alzando le braccia - E comunque passavo di lì per caso. Ho sentito il nome di Flagg e dato che io ne ho passate di tutti i colori per colpa di quel mostro, forse più di te, non venirmi a dire che non avrei dovuto sentire! - urlò adirata.
Incrociò le braccia sentendosi un po' offesa - e se vengo con te senza fare storie è perché sto morendo di freddo! -

Tutto era accaduto in fretta. Isil non aveva avuto nemmeno il tempo di comunicare il suo assenso ad Ananake che nella stanza si scatenò il caos.
Ecco...lo sapevo...l'unica volta che non schermo la stanza, spunta la spia...troppa fiducia...
Ormai era rassegnata. Si grattò la fronte e si sistemò i capelli, decise di preparare alcuni influssi di Fuoco per ogni evenienza e pensò che era arrivato il momento di andare a vedere chi era il nuovo arrivato. Ma soprattutto doveva capire quanto egli sapeva e quanto poteva essere pericoloso.

Nexim era felice di aver finalmente ritrovato qualcuno che conosceva, ma non voleva assolutamente darlo a vedere, quindi alzò le spalle. Ok, allora seguimi, da questa parte.
Stava per voltarsi e fare il primo passo verso la locanda, ma ecco che gli venne in mente qualcosa: una domanda che aveva sempre voluto chiedere a quella donna dal giorno in cui erano fuggiti insieme dal castello di Randall: Di un po', come ti chiami?

Anna sorrise, finalmente Nexim aveva ricordato la cosa più importante.
- Annabeth - rispose porgendo la mano al ragazzo - Annabeth Hall. Sono una ranger in missione e il mio compito è scoprire i piani di Randall Flagg... e fermarli nel caso si rivelassero malvagi -

Inclinò il capo e fece l'occhiolino - Puoi chiamarmi Anna però. Odio il mio nome pronunciato per intero -

Va bene, Anna. Anch'io sono alla ricerca di un modo per fermare Randall, ti prego quindi di seguirmi. Disse il ragazzo, incamminandosi verso la locanda.
Non la leghi? E se scappa? Chiese Noxir, nella testa del ragazzo.
Il ragazzo sorrise, senza smettere di camminare. Non ti preoccupare, non scapperà. Vuole la stessa cosa che vogliamo noi, lo sa bene.

Anna allungò l'angolo della bocca in un sorriso quasi soddisfatto. Si rimise in piedi con un balzo e portò le mani alla schiena provocando un rumore acuto con le ossa.
Nexim si bloccò sentendo quei rumori acuti e iniziò a preoccuparsi per la corporatura della ragazza, che continuò a muovere il collo e le braccia per scaldarsi.
La ranger sorrise di nuovo con fare amichevole e diede una gomitata all'albero facendo cadere una mela proprio sulla mano, appena poco prima di iniziare a seguire il ragazzo.
- Mela verde? - disse. Ma quanto le piacevano le mele verdi?( )

Ora era pronta per unirsi alla comitiva.

Sì, grazie! Rispose il ragazzo. Ma ancora prima che Anna gli lanciasse la mela, lui fece un gesto con le dita e la mela volò dritta sulla sua mano. Gli diede un morso e lo assaporò ben bene. Ottima! Esclamò allegramente, poi ritornò serio e disse: Bene, da questa parte.
E così, i due si misero in viaggio per le buie strade di Mellonath. Una volta arrivati all'entrata della locanda, il ragazzo fu sul punto di entrare, ma all'ultimo momento si ricordò del locandiere, così si fermò e disse alla sua compagna: Senti, è meglio se passiamo dalla finestra della nostra stanza, invece che da questo portone: ho il sospetto che il locandiere sia una spia di Randall.

Anna incrociò le braccia - sei un po' troppo sospettoso, anche se non posso biasimarti - disse - Per quanto ne sappiamo è solo un poveraccio che ha sentito rumori molesti ed è preoccupato per la sua locanda. Pensaci, cosa farebbe un locandiere con la locanda distrutta o bruciata per via di uno scontro?
Forse la stava prendendo troppo alla leggera, ma nonostante tutto la ranger continuava a fidarsi delle persone.
Questo ovviamente non le impediva di tenerle d'occhio.
- Non preoccuparti comunque, ho chiesto a una ragnetto che vive sul soffitto di tenerlo d'occhio. Se non lo fai mangiare dal tuo "amico" sapremo tutto per tempo - e detto ciò fece l'occhiolino riprendendo la mela da Nexim e dandole un ultimo morso prima di lanciarla contro un secchio per la pattumiera e facendo centro perfetto.

Picchiettando impazientemente con le dita sul tavolo a cui era seduta, Isil si sentiva abbastanza confusa. La storia di Nexim con tutto quello che era accaduto, le aveva riempito la testa di informazioni, supposizioni, milioni di domande.
Ma una cosa sola era costantemente in testa ai suoi pensieri:
...dobbiamo andare via da qui...e in fretta...
Restò in attesa...qualcuno si stava avvicinando.

Bene, allora entriamo. Disse il ragazzo, aprendo la porta, ma aveva appena fatto un passo che inciampò in qualcosa e cadde per terra battendo una bella craniata.
Ahia che male! Urlò tirandosi su coi gomiti, e dalla rabbia tirò un calcione a ciò su cui era inciampato. Ma chi ha messo qui 'sta roba?! Ma subito dopo si accorse con orrore che "roba" non era il nome più adatto da usare, poichè ciò su cui era inciampato non era un oggetto, bensì una persona.

Vedendo l'espressione omicida che si era creata sul viso di Elegost si sbrigò ad accucciarsi per aiutarlo a rimettersi in piedi e a riprendersi dalle pedate del ragazzo ancora semi-distratto.
"E poi la minaccia sarei io..." pensò un po' sconsolata
- Scusalo - Il viso della ranger si allargò in un sorriso a trentadue denti tipico di chi, imbarazzato, si scusa - Il ragazzo si era distratto -
Subito dopo si voltò di scatto verso Nexim mollandogli uno schiaffo sulla nuca con fare severo - E tu fa attenzione prima di tirare calci a vuoto, anzi fate attenzione tutti e due! - urlò rivolta sia al ragazzo che al drago dentro di lui.

Ahia! Mi fa già male dalla caduta! Si lamentò il ragazzo, massaggiandosi dove Anna l'aveva colpito.
Ma come ha osato?! Ringhiò indignato il drago nella mente del ragazzo. Guarda, adesso vengo lì fuori e le stacco...
Non è proprio il caso, Noxir. Lo interruppe il ragazzo. Il lacandiere ci sta già guardando, se tu esci e ti fai vedere allora siamo fritti, quindi cerca di trattenerti.
Il drago riconobbe che Nexim aveva ragione e si calmò, dopodiché Nexim si alzò e si avvicinò al tipo che aveva pestato per chiedergli scusa. Mi dispiace, davvero, non mi ero proprio accorto di aver inciampato su di una persona, altrimenti non mi sarei mai azzardato di prenderti a calci... Nexim decise che era meglio stare zitto e stendere un pietoso velo sull'incidente, quindi si rivolse ad Anna, parlando a bassa voce per non farsi sentire dal locandiere. Portiamolo di sopra, lì staremo più tranquilli e chiariremo ogni cosa.

Il calcio gli aveva fatto male, ma il risveglio attivó una serie di dolori aggiuntivi in ogni parte del suo corpo, si sentiva stanco e la testa gli pulsava freneticamnete...ma cos'era accaduto?
Socchiuse gli occhi per vedere che lo aveva colpito e vide due persone che lo sovrastavano dall'alto.."Acqua..cibo.." disse, poi, incapace di far altro, crolló a terra..

Fantastico, ecco che risviene. Disse Nexim con una certa ironia quando l'uomo riccade privo di sensi a terra. Senti, portiamolo di sopra, gli altri sono là che ci aspettano. Io lo prendo per le gambe, tu lo prendi per le spalle.
Detto fatto, Nemix prese per i piedi Elegost e lo sollevò, aspettando che Anna facesse altrettanto.

-Mi sento una cameriera sfruttata, poi voglio la mancia - sbuffò eseguendo gli ordini del ragazzo.
"E magari qualcosa di caldo... un brodino,o un infuso di erbe,o un misero thè... anche al limone pure se non mi piace" e tirò un sospiro sconsolata

ALLA BUON'ORA!!!!!! Ma dove vi eravate cacciati!!! Se fossimo stati alla Congrega a quest'ora sareste rinchiusi nella Somma Torre a pane e acqua per almeno un anno...no ecco magari un mese...MA IO MI CHIEDO COME SI FA A SPARIRE COSI' SENZA DIRE NIENTE O TENERE CONTO DEGLI ALTRI, SENZA LASCIARE CHE SO UN MESSAGGIO AVVISARE CHIEDERE IL PERMESSO MA IL RISPETTO NEI CONFRONTI DEI COMPAGNI PER NON PARLARE DELLA MISSIONE DI CUI NOI ABBIAMO LA RESPONSABILITA' IO SONO ALLIBITA DAVVERO LO SAPEVO CHE DOVEVO DIFFIDARE DI VOI E...ma questo chi è?
disse Isil, appena vide Nexim entrare, soffermandosi distrattamente sulla ragazza e su Elegost mezzo svenuto, mentre tentava di trattenere gli Influssi di Energia che cercavano di sfuggirle dalle dita e dopo aver consumato letteralmente il pavimento a forza di camminare avanti indietro...
Incrociò le braccia e guardò ancora più arrabiata Nexim e la ragazza che trasportavano lo sconosciuto.
Ma che cosa gli avete fatto? Dico io, vi siete messi anche a raccattare sconosciuti per strada?????!!!

-E' una lunghissima storia...- commentò la ranger con fare ironico e strizzando gli occhi verso la donna per sapere il suo nome.

Alzò un braccio facendo battere la testa di Elegost a terra e sorrise guardando un po' tutti dicendo - Anna, piacere -

Il kender intanto era tornato dalle cucine con una brocca di tisana (o almeno era convinto che quello fosse...) e tratteneva a stento l'ilarità nel vedere Isil letteralmente inviperita nei confronti di Nexim e dei due nuovi arrivati.

Guntram si affiancò ad Isil e dopo averle strattonato l'orlo del vestito con fare supplichevole esordì: "sembrano simpatici, li possiamo tenere con noi?"

Anna portò una mano alla bocca trattenendo una risata alla vista del Kender...
- Nex - sussurrò al ragazzo, anche se non era sicura di poterlo chiamare così; non c'era ancora tutta questa confidenza dopotutto - Posso tenerlo? Mi è già simpatico -
E detto ciò si chinò per far mettere Elegost seduto e, almeno, con la schiena poggiata contro un muro.
Quel poveretto aveva preso fin troppe botte negli ultimi 5 minuti.
Gli occhi scuri della ranger si aguzzarono alla vista della caraffa del Kender - è caldo quello? - chiese

Isil si soffermò sulla ragazza che le aveva rivolto la parola, nascondendo le mani dietro la schiena onde evitare di fare involontariamente male a qualcuno e arrossendo leggermente: nella foga delle parole, si era dimenticata che non si era ancora formalmente presentata.
So chi sei...sei la spia che per caso passava di qua e sempre per caso si è messa casualmente ad origliare certi nostri discorsi...
Che fare? Ormai è qui...siamo stati imprudenti, ma il ragazzo sembra fidarsi di lei...
Vide il kender con qualcosa in mano e pensò che, a quel punto, il dado era tratto e si poteva solo cercare di contenere i danni. Si sedette e osservò la strampalata combriccola che le si parava davanti:
Io sono Isil, Guardiana Celeste della Congrega dei Celesti. Bevi qualcosa di caldo e, per favore, dammi una spiegazione breve e sensata...

[Modificato da TheSlayer78 03/06/2011 22:37]

"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri"
(O. Wilde)